"Guadagno fino a 8mila euro al mese": il racconto di un borseggiatore di Napoli

Nel mirino finiscono soprattutto i turisti, specie durante la stagione estiva: "Niente violenza, solo destrezza"

"Guadagno fino a 8mila euro al mese": il racconto di un borseggiatore di Napoli
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I borseggiatori sono una vera e propria piaga per chi utilizza quotidianamente i mezzi pubblici in Italia, specie nelle città più grandi e trafficate come Napoli: il momento maggiormente redditizio, comunque, resta sempre quello estivo, con frotte di turisti che si spostano a ogni ora diventando prede appetibili per i più esperti e smaliziati delinquenti.

I rischi di essere colti in flagrante e arrestati ci sono, e potrebbero crescere ulteriormente nel caso in cui l'introduzione della Polmetro portasse ai risultati tanto auspicati, ponendo finalmente un freno al fenomeno dilagante dei furti. Ciò nonostante, i potenziali introiti non possono non fungere da stimolo, dato che secondo gli inquirenti gli scippatori possono riuscire a raggranellare anche fino a 8mila euro al giorno. Bisogna comunque sempre tenere conto del fatto che, specie a Napoli, l’'incasso' si deve considerare "lordo": dal totale va infatti tolta una parte da versare al clan che gestisce la zona in cui operano i borseggiatori. Una sorta di tangente da pagare alla Camorra per poter continuare a operare in quel’area con il bene placito del boss di turno.

A raccontare a Il Corriere la sua esperienza è Salvatore, 45 anni, la metà dei quali trascorsi tra scippi e furti di destrezza. "Sono andato a scuola, ma dopo le medie ho smesso di studiare", spiega l'uomo, "a Secondigliano le alternative sono poche e ho incominciato a guadagnarmi qualcosa con i furti". Prima di "specializzarsi" nei borseggi, comunque, il 45enne aveva tentato prima di avviare una "carriera" nel mondo delle truffe. Un tentativo non andato a buon fine. "Non erano per me. Con le parole non sono bravo e difficilmente la gente si fidava. Con le mani, invece, non mi batte nessuno", racconta ancora Salvatore. Mani che, ci tiene a specificarlo, non sono mai state usate per fare del male a qualcuno: niente rapine, quindi, spiega,"le armi e la violenza mai".

Vivendo nell'area Nord di Napoli, il 45enne rivela di preferire spostarsi altrove per svolgere la propria attività. "Mica possiamo restare dove viviamo? Ci riconoscerebbero subito", considera. "E poi, a Secondigliano e Scampia, c'è poco da rubare. Le donne che camminano con le borse sono poche e i soldi mica li tengono lì, sono Chiaia e Vomero i quartieri più redditizi".

D'estate, con l'arrivo dei turisti, tutto cambia. Le possibilità aumentono per tutti, quindi "ci dividiamo le zone". "C'è chi prende la stazione, chi l'aeroporto e chi se ne va agli imbarchi del Beverello dove c'è un fiume di persone", prosegue Salvatore.

Meglio puntare ai portafogli che non agli orologi, anche se si tratta di redditizi Rolex. "Per strapparme uno ci vuole forza, si fa violenza. Io non lavoro così e non sono il solo", conclude il 45enne.

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