I truffatori si evolvono. Falsi sms Inps sul reddito

Polizia postale raccomanda: «Non cliccate sul link» E Schlein e Conte continuano a soffiare sulla protesta

I truffatori si evolvono. Falsi sms Inps sul reddito
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Dopo le tante truffe orchestrate da alcuni percettori del Reddito di cittadinanza, stavolta l’inganno è rivolto a chi ha appena perso l’assegno voluto dal M5s.
C’entra l’ormai famoso sms con cui chi non ha più diritto al sussidio è stato avvisato dall’Inps. Una modalità di comunicazione che ha innescato le solite polemiche politiche. Ma che è stata anche sfruttata dai truffatori per organizzare l’ennesima macchinazione online. L’obiettivo? Il furto indebito di dati personali per scopi illeciti. A lanciare l’allarme è la Polizia postale. «In occasione dell’invio di messaggi che avvisano le famiglie della sospensione dell’erogazione del Reddito di cittadinanza, molti utenti hanno ricevuto un sms truffa, apparentemente inviato dall’ente, che li invita a identificarsi utilizzando il link allegato al fine di evitare la revoca dei benefici», fa sapere la Polizia postale e delle comunicazioni. Nell’alert lanciato ieri, gli investigatori spiegano il meccanismo dell’imbroglio: «Cliccando sul link proposto si accede a un falso sito dove, inserendo le credenziali di accesso, i propri dati personali verranno carpiti e utilizzati per scopi illeciti». Un sms, e da qui un falso link e un falso sito per ottenere l’inesistente ripristino del Reddito di cittadinanza. Tecnicamente si tratta di phishing. Un modo per carpire informazioni personali e soprattutto le credenziali bancarie dei malcapitati. Proprio qualche giorno fa la Polizia postale aveva lanciato un avvertimento dal tenore simile.
Solo che invece dell’Inps stavolta l’esca era un falso link riconducibile a un noto gestore telefonico. Da qui la raccomandazione delle forze dell’ordine, valida anche per accedere ai servizi dell’Inps. Ovvero quella di «non cliccare su link ricevuti tramite sms» e «utilizzare esclusivamente il sito ufficiale» dell’Istituto di Previdenza Sociale per ricevere qualsiasi comunicazione in merito al Reddito di cittadinanza.
La vicenda della truffa è soltanto l’ultimo capitolo della saga degli sms inviati ai percettori del sussidio bandiera dei Cinque Stelle, ma difeso anche dal nuovo Pd di Elly Schlein. In prima linea, a cavalcare le proteste, c’è il leader pentastellato Giuseppe Conte. I grillini sono pronti a soffiare sul fuoco, soprattutto a Napoli, la città dove saranno tagliati il maggior numero di assegni del Rdc. Nel capoluogo partenopeo, già teatro di manifestazioni dei percettori del sussidio, mercoledì ci sarà una conferenza stampa del M5s «sulle drammatiche conseguenze derivanti dalla cancellazione del Reddito di cittadinanza».
Oltre ai vertici locali del Movimento, sarà presente anche l’ex presidente della Camera Roberto Fico, ora a capo del Comitato di Garanzia dei Cinque Stelle. Ma soprattutto in predicato per correre da governatore della Campania alle regionali del 2025, grazie a una deroga al principio dei due mandati e a un patto con il Pd di Schlein. Un’altra delle capitali del Rdc è Palermo. Dove venerdì c’è stato un incontro tra i vertici dell’Anci Sicilia e l’assessore regionale al Lavoro, famiglia e Politiche sociali Nuccia Albano. I sindaci dell’Isola hanno chiesto «misure di accompagnamento» per gli ex percettori.
Parlando di lavoratori stagionali, interviene sul tema anche il ministro del Turismo Daniela Santanché. «Credo che il Reddito di cittadinanza abbia fatto tanto male, hanno dato i soldi a chi era occupabile», dice Santanché a Rds.

«Dobbiamo aiutare i fragili e mettere i giovani nelle migliori condizioni per trovare lavoro», la ricetta del ministro. Scomposta la replica su Twitter del leader di Azione Carlo Calenda: «Anche non pagare i lavoratori e rimanere ministro ha fatto molto male.
Sono sempre stato contrario al Rdc, ma la morale da lei anche no».

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