Centinaia di foto e video porno con minori: manette a un imprenditore di Catania

Monitorati oltre 42mila siti web, 2.775 dei quali sono stati inseriti nella black list per contenuti pedopornografici

Centinaia di foto e video porno con minori: manette a un imprenditore di Catania
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L'ennesima brutta storia che ha come oggetto immagini pedopornografiche. Un lavoro incessante delle forze dell'ordine che hanno dovuto ricostruire l'origine di migliaia di immagini che raffiguravano minori. L’indagine trae origine da attività investigative svolte dal Cosc di Catania, e in particolare dal monitoraggio della rete finalizzata al contrasto della pornografia minorile.

Per arrivare all'uomo, un 43enne di Catania, è stato necessario ricostruire la cronologia e l'accesso a siti e chat che veicolano questi tipi di immagini. Ad occuparsene è stato il Centro Operativo di Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale. Centinaia sono state le immagini e i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica. Il materiale sequestrato, si parla di diversi giga, è oggetto di ulteriore e approfondita analisi investigativa. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania ha convalidato l'arresto, fermo restando la presunzione di innocenza, ha convalidato l’arresto disponendo gli arresti domiciliari.

Secondo il report annuale del Ministero dell'Interno sul fronte della tutela dei minori, il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) ha portato avanti oltre 2.800 indagini, eseguito mille perquisizioni, effettuato 144 arresti e denunciato 1.028 persone. Sono stati monitorati oltre 42mila siti web, 2.775 dei quali sono stati inseriti nella black list per contenuti pedopornografici. La Sezione Operativa ha affrontato reati commessi tramite social network e dispositivi informatici, registrando 1.500 casi di sextortion e 264 episodi di diffusione non consensuale di immagini intime, denunciando oltre 200 responsabili. Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni; l’analisi dei dati evidenzia che dal 2023 al 2024, i primi sono in diminuzione e i secondi in aumento.

I dati del 2024 relativi alle attività del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) mostrano un aumento complessivo di casi trattati e di operazioni di contrasto, con un maggior numero di persone arrestate e di perquisizioni effettuate.

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