Non ce l'ha fatta la piccola Fatou, la bimba di appena 11 anni finita in ospedale dopo essere quasi annegata in una piscina del parco acquatico Aquaneva di Inzago (Milano). La bambina si trovava in gita con un'associazione dell'oratorio di una parrocchia di Caravaggio (Bergamo) e stando a quanto ricostruito dagli inquirenti avrebbe accusato un malore che le ha fatto perdere i sensi.
La paura e i soccorsi
Il terribile episodio nella mattinata di lunedì scorso. Fatou, originaria del Senegal, si trovava in acqua, in una delle vasche della struttura, quando ha perso i sensi. Gli adulti sono accorsi per salvarla, hanno chiamato il 118 e iniziato subito la rianimazione cardio polmonare. I soccorritori di Areu hanno continuato con le manovre salva vita, per poi caricarla sull'elisoccorso che l'ha trasportata in codice rosso all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove i medici hanno fatto il possibile per salvarla. Purtroppo, dopo tre giorni di agonia, la piccola si è spenta.
Stando a quanto ricostruito dagli agenti della polizia locale, incaricati di indagare sulla vicenda, Fatou stava giocando con alcuni suoi coetanei, ed era impegnata in una gara in cui veniva richiesto di trattenere il fiato sott'acqua. Giunto il suo turno, la ragazzina si è immersa fino al fondo (circa 1,60 metri) ma non è più riemersa ed è annegata. Da qui l'allarme. Purtroppo le condizioni della piccola, apparse subito molto critiche, non hanno dato molte speranze.
Il corpo della bambina verrà riportato in Senegal, che aveva lasciato lo scorso ottobre in cerca di una vita migliore. Una raccolta fondi è stata aperta per consentire alla famiglia di trovare il denaro necessario per pagare il viaggio della salma in patria.
Indagato il sacerdote
Al momento don Andrea Piana, il sacerdote che aveva accompagnato i ragazzini al parco acquatico, risulta indagato dalla procura della Repubblica di Milano per atto dovuto. A lui, infatti, spettava il compito di sorvegliare i bambini dell'oratorio. La procura potrebbe presto decidere di indagare anche sulla posizione di altre persone e accompagnatori.
"Siamo profondamente addolorati e confusi dalla terribile situazione che stiamo vivendo.
Ribadiamo la richiesta di fornire qualsiasi informazione utile alle indagini, alle autorità competenti: ogni piccola informazione può aiutarci a far luce su questa vicenda", è quanto si legge in una nota diffusa dalla famiglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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