Fa recitare l'Ave Maria in classe: maestra sospesa a Oristano

Aver Maria e Padre Nostro costano caro a un’insegnante della scuola primaria di San Vero Milis. FdI porta il caso in Parlamento: "Decisione assurda ed aberrante"

Fa recitare l'Ave Maria in classe: maestra sospesa a Oristano

Venti giorni di sospensione per aver fatto pregare i bambini in classe: questa la pesante sanzione nei confronti di una maestra della scuola primaria di San Vero Milis, provincia di Oristano. L’episodio si è verificato a dicembre, nell’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale, ma l’iter si è concluso solo a inizio marzo: divieto di mettere piede nella sua scuola fino al 15 aprile. Il caso ha acceso il dibattito in rete, al punto da arrivare in Parlamento: Fratelli d’Italia ha annunciato un’interrogazione urgente al ministro Valditara.

Il caso di Oristano

Lo scorso 22 dicembre la maestra, Marisa Francescangeli, ha fatto recitare ai bambini un’Ave Maria e un Padre Nostro. Poi la 58enne ha organizzato una sorta di esercitazione, inanellando piccole perline per costruire un rosario. Ma la “cerimonia” ha fatto storcere il naso a qualcuno: come evidenziato dall’Unione Sarda, due mamme non hanno gradito l’accaduto e il preside, in accordo con l’ufficio scolastico provinciale, ha accolto le loro proteste.

La maestra s’è vista notificare la sospensione all’inizio di marzo: venti giorni di stop, con tanto di riduzione dello stipendio. “Quel giorno sostituivo un mio collega assente, ho realizzato con i ragazzini il rosario e poco prima di uscire, abbiamo detto il Pater e l’Ave. Nelle mie classi tutti gli scolari, con il consenso dei genitori, partecipano all’ora di religione”, il racconto dell’insegnante:“Non credo di aver commesso mancanze gravi. Mi pare di vivere un incubo. Farò ricorso”. La Francescangeli ha sottolineato di essere stata accusata anche di aver terrorizzato i bambini “per avere risposto alle loro domande sul fumo spiegando pericoli e danni per la salute”. L’istituto di Oristano per il momento tace.

Una decisione aberrante

Come anticipato, anche il mondo politico si è interessato al caso di San Vero Milis."Considero assurda ed aberrante la decisione, assunta dal dirigente e dall'Ufficio scolastico Regionale, di infliggere una punizione ad una maestra per il sol fatto di aver recitato una preghiera in classe con i propri alunni", il j’accuse del deputato Francesco Mura. L’esponente di Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione al ministro Valditara per fare luce sulla sospensione: “Quale devastante messaggio, quale imperdonabile disvalore, o peggio, quale insanabile trauma può subire un bambino dal recitare una preghiera, quale che sia la religione di riferimento? Il messaggio, che vien fuori da tale insensata azione di censura, oltre che essere profondamente sbagliato nei presupposti, è molto pericoloso per le conseguenze che ne potrebbero derivare”.

Il volto di FdI ha aggiunto: “Se il timore è infatti quello che la parola di Dio possa condizionare negativamente la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini, ciò potrebbe valere anche per lo studio del pensiero di personaggi come Gramsci o D'Annunzio o di chiunque altro abbia contribuito alla crescita intellettuale della civiltà occidentale e quindi della nostra Nazione”.

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