È una domenica pomeriggio afosa, quella del 30 luglio scorso. A Battipaglia, in provincia di Salerno, alle 15,30 si sfiorano i 40 gradi. Le strade sono deserte, ed è in questo scenario distopico che un passante si imbatte, nel rione Sant’Anna, in una bambina di 7 anni seminuda. Cammina a passi incerti, ha lo sguardo spento, gli occhi tristi di chi non ha più la forza di chiedere aiuto. Di chi, per troppo tempo, ha cercato riparo e conforto negli adulti, ma è rimasta inascoltata.
L’uomo allerta subito i carabinieri, che in pochi minuti arrivano sul posto. A loro la bambina, che ha un fisico ancora più gracile di come dovrebbe essere alla sua età, racconta di essere stata picchiata a colpi di cinghiate dalla madre e dal nonno materno. Indossa solo le mutandine ed è piena di lividi sul corpo. In quel pomeriggio di sole, in cui tutti sono al mare o a casa a ripararsi dal caldo torrido, pare che lei abbia tentato di scappare dalle grinfie dei parenti, dopo l’ennesimo episodio di violenza.
Purtroppo, non si tratta di una fiaba di Andersen, ma di una raccapricciante storia vera, che è stata resa nota dal quotidiano La Città di Salerno. Traportata all’ospedale più vicino, i segni di violenza vengono confermati e riscontrati anche dai sanitari che le hanno prestato soccorso. La mamma, il padre e il nonno sono indagati per maltrattamenti in famiglia e abbandono d'incapace.
La piccola, che dovrà essere ascoltata nel corso dell'incidente probatorio richiesto dalla Procura, ora vive in casa della zia paterna. Le indagini serviranno a ricostruire il contesto nel quale sarebbero maturate le violenze e dunque a capire se oltre ai tre indagati qualcuno sapesse dei maltrattamenti sulla minore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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