Stavano percorrendo una via di Roma contromano, evidentemente convinte di non incontrare alcun ostacolo nel loro breve tragitto: fermate dai carabinieri, le donne hanno mentito parlando di una presunta gravidanza per guadagnare tempo e disfarsi della droga che stavano trasportando, ma sono state scoperte e fermate dai militari.
L'incredibile episodio, che ha visto come protagoniste madre e figlia, entrambe romane, rispettivamente di 48 e 17 anni, è nato da un semplice e banale controllo stradale. I carabinieri della stazione di Monte Mario stavano transitando in via Trionfale, quando si sono imbattuti in un'autovettura che stava procedendo contromano in modo sospetto. A bordo del mezzo due donne, madre e figlia, che si sono giustificate per l'infrazione al codice della strada parlando di un'urgenza improvvisa:"Dobbiamo andare in fretta in ospedale, mia figlia sta per partorire", avrebbe detto la 48enne ai militari, come riportato da Repubblica.
I carabinieri si sono pertanto immediatamente attivati per aiutare la giovane, scortando l'auto fino al pronto soccorso. Una volta giunta a destinazione, la 17enne è stata affidata alle cure del personale sanitario, che si è occupato di effettuare le analisi e le verifiche del caso. Nel frattempo, gli uomini dell'Arma hanno effettuato un controllo dei documenti della madre della giovane, scoprendo che risultava sprovvista di patente di guida, nonostante che fosse al volante dell'auto intercettata in via Trionfale.
Un ulteriore approfondimento in centrale ha consentito ai carabinieri di venire a conoscenza del fatto che il documento le era stato ritirato in quanto segnalata alla Prefettura di Roma, quale abituale consumatrice di sostanze stupefacenti. A questo punto i militari, insospettiti, hanno provveduto a effettuare un controllo approfondito all'interno della vettura, rinvenendo un cilindro di hashish del peso di 51 grammi. Non si trattava, tuttavia, dell'unico quantitativo di droga trasportato dalle due donne.
Stando a quanto segnalato dal personale sanitario che aveva assistito la 17enne, quest'ultima si era subito diretta in bagno per disfarsi di ulteriori due cilindri di hashish del medesimo peso e di 2.500 euro in contanti, gettando il tutto in un cestino dell'immondizia. Sia i 153 grammi di droga che il denaro, presumibilmente provento dell'attività di spaccio, sono stati sequestrati dai militari, che hanno condotto in caserma le due donne per le consuete operazioni di identificazione e incriminazione.
Tratta in arresto, dopo la convalida giunta a conclusione del rito direttissimo, la 48enne è stata ristretta ai domiciliari con tanto
di braccialetto elettronico. La figlia della donna, invece, è stata denunciata in stato di libertà e resta a disposizione del tribunale dei minorenni: l'accusa, per entrambe, è quella di spaccio di sostanze stupefacenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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