Milano, l'omicidio del pensionato confessato in una telefonata: "Non vado in galera per te"

L'intercettazione tra la convivente brasiliana di Piero Luigi Landriani, il pensionato accoltellato in casa a Milano, e il suo amante: "Parli troppo. Io non vado in galera per te". Entrambi sono stati fermati per l'omicidio

In foto, Piero Luigi Landriani
In foto, Piero Luigi Landriani
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"Hai ammazzato Luigi davanti a me. Io non vado in galera per te". È quanto emerge da un'intercettazione tra Andrèina Cristine Nascimento e il suo amante, Giovanni Iuliano, entrambi arrestati venerdì sera per l'omicidio di Piero Luigi Landriani, il 70enne accoltellato in un appartamento Aler del quartiere Corvetto, a Milano, lo scorso 25 aprile. Secondo quanto riporta Il Giorno, ad incastrare la coppia sarebbero state alcune conversazioni - "dal contenuto lampante", scrive il giornale - intercorse tra i due presunti complici.

La telefonata al 112: "Io mando la polizia a casa tua"

C'è un audio che non è sfuggito all'attenzione degli investigatori. Si tratta della telefonata fatta al 112 dalla 49enne brasiliana, convivente e badante della vittima, la sera del delitto. Sono le ore 23.12 del 25 aprile: "Non è sveglio. Panigarola 8 siete? Signora, mi risponde?", chiede con insistenza l'operatore del Nue. Nascimiento è distratta, sta parlando con qualcun altro: "Tu mi lascia di fottermi da sola? - si sente nell'audio -Io mando la polizia a casa tua eh... Giovanni, Giovanni". In casa con lei c'è Giovanni Iuliano, l'amante e presunto aggressore del pensionato. Lo stesso uomo che la contatterà al cellulare alle 23.17, subito dopo essersi dileguato dall'appartamento. "Tu sei testimone, tu hai visto che i marocchini hanno accoltellato a lui, allora perché non ti presenti", dice la donna all'amante ribadendo la versione che riferirà successivamente ai poliziotti. Un racconto a cui gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Domenico Balsamo, non crederanno.

"Lo hai ammazzato davanti a me"

Era tutta una farsa. La 49enne aveva raccontato agli investigatori che Landriani era stato ucciso da due marocchini per un debito di droga. "Sono stati due marocchini. - le parole di Nascimento alla polizia - Sono entrati, lo cercavano, si sono chiusi in camera da letto e lo hanno ucciso". Ma le quattro telecamere di sorveglianza puntate nel cortile del complesso Aler di via Panigarola 8 smentiscono l'arrivo di malintenzionati nell'appartamento di Landriani. Al vaglio degli inquirenti c'è anche un'altra telefonata, ritenuta di fatto una confessione: "Tu lo hai ammazzato davanti a me", dice l'indagata all'amante.

Resta da capire se sia stato o meno solo Iuliano a infierire con un coltello da cucina sul pensionato. Per il prosieguo dell'indagini, bisognerà attendere l'esito degli accertamenti tecnici della Scientifica. Quanto al movente dell'omicidio, risulta verosimile l'ipotesi di un delitto a sfondo passionale.

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