Di fatto è uno dei grandi insegnamenti della logica del confessionale, quello che gli antichi chiamavano "proposito": per essere felice togli le parole "se solo" e sostituiscile con "la prossima volta"
Ciò che più fa riflettere, infatti, anzi ciò che fa saltare il respiro, almeno il mio, è proprio la titubanza, la confusione espressa da Turetta, i tanti "non lo so" e i "non ricordo", le pause lunghissime e le frasi mozzate, l'essere tremendamente schivo, l'incapacità di sostenere gli sguardi dei presenti
Il patriarcato è fuggito a gambe levate. Le riprese in primo piano hanno mostrato il volto dell'assassino afflosciato come una caramella molle, l'ascolto delle sue parole titubanti erano lontane centomila chilometri dalla realtà di quello che ha fatto
Gianluca Paul Seung, principale indiziato per la morte della dottoressa Barbara Capovani, ha confessato il delitto davanti ai giudici. Con un discorso non privo di tratti surreali, ha lanciato pesanti accuse alla vittima
Ci sarebbe tanto bisogno di tornare a sederci sui banchi della scuola di Barbiana, paesino sperduto sulle colline del Mugello, vicino a Firenze. Lì era stato esiliato un prete scomodamente intelligente: don Lorenzo Milani
Lorenzo Carbone crolla davanti alle telecamere sotto casa: "Litigavamo, ripeteva le stesse cose e non ce l'ho più fatta"
Mi ha colpito la decisione di una maestra di correggere i compiti dei suoi alunni con una matita verde. Una riga rossa è urlo, sentenza, dito puntato, cesura, ferita
Sangare in lacrime. I militari: "Manifesta instabilità". Le denunce per maltrattamenti. In casa trovata una sagoma che colpiva con i coltelli. Le collaborazioni con i rapper
"Io ti assolvo!". La sfida tra la banalità del male e la serietà del bene. Ecco perché la verità rende liberi