L'ennesimo tentativo di sgombero, previsto per il mese scorso, è stato rinviato al prossimo giugno (salvo nuovi rinvii). Intanto, il rappresentante della comunità islamica ha presentato un'offerta superiore al milione di euro per l'acquisto di un immobile da destinare a sede della nuova moschea, ringraziando inoltre l'amministrazione PD per il supporto ricevuto in questo percorso. Come mai la sinistra, oltre a mostrarsi così disponibile nei confronti degli islamici, non ha avviato al contempo un percorso partecipativo con i cittadini che vivono nel quartiere in cui verrà trasferito il luogo di culto? Questa la "stoccata" della Lega, sulla base degli ultimi sviluppi legati alla moschea di Firenze. Senza dimenticare, come annotato più volte dagli stessi esponenti del Carroccio, che la proprietà dell'edificio non è ancora riuscita a rientrare in possesso del bene: la comunità islamica del capoluogo toscano avrebbe dovuto lasciare l'attuale stabile alla fine dello scorso anno, ma i tentativi di sfratto sono sempre stati rinviati perché non era ancora stata individuata un'alternativa valida.
I dubbi della Lega: "Da dove arrivano i soldi?"
Una fase di stallo che sembra in procinto di sbloccarsi: l'imam sarebbe pronto ad acquistare allo scopo un fondo di 490 metri quadri in via Martiri del Popolo. E i suoi ringraziamenti alla giunta PD hanno fornito al Carroccio lo spunto per fare il punto della questione. "L'amministrazione si è mostrata vicina alla comunità islamica, ma estremamente lontana dai cittadini residenti - hanno commentato Federico Bussolin e Federico Bonriposi, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale e commissario comunale della Lega - visto che ancora una volta non c'è stato nessun percorso partecipato serio o confronto pubblico sulla nuova sede”.
I due esponenti leghisti lamentano insomma il mancato coinvolgimento dei residenti: se è vero che si tratta comunque di una trattativa immobiliare privata, lo è altrettanto che una moschea avrà giocoforza un certo impatto sul quartiere. E anche l'importo dell'investimento ha sollevato alcuni dubbi. "Ci domandiamo da dove arrivino all'improvviso tutti questi soldi e chi siano i benefattori - hanno proseguito Bussolin e Bonriposi - riteniamo inoltre opportuno ripensare la gestione del giardino del Gratta, evitato dai residenti perché utilizzato come estensione dell’attuale moschea. Così come rimangono irrisolti i disagi esterni durante i giorni di preghiera".
L'"assist" del PD alla comunità islamica
Ed ecco in soldoni l'invito rivolto nuovamente dalla Lega al sindaco PD Dario Nardella e alla sua giunta, non privo di una vena sarcastica: ok alla disponibilità verso la comunità islamica, ma la medesima comprensione dovrebbe essere mostrata anche nei confronti degli italiani. "Noi non ci meravigliamo: la sinistra d'altronde fa sempre da padrone.
Lo avevamo già capito con quella modifica al Poc, la norma dell’"indifferenza funzionale" che sarà valida per tutti i luoghi di culto, per le attività delle associazioni dilettantistiche e per il terzo settore - hanno chiosato Bonriposi e Bussolin - in sintesi per queste tre funzioni non sarà necessario che i locali cambino destinazione d’uso, sia essa commerciale, direzionale o abitativa. Ovunque potrà trovare casa un luogo di culto. Nuove "magie" della sinistra, che quando vuole sa usare la "bacchetta magica" della politica. Ma alle spalle dei fiorentini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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