Era stato "paparazzato" mentre si muoveva su una moto, insieme ad un membro dello staff del sindaco Pd, in un parco di Piacenza nel quale è vietato l'accesso ai veicoli a motore (fatta eccezione per specifiche autorizzazioni). Secondo alcuni cittadini, non si sarebbe trattato nemmeno della prima volta. Dopo esser stato colto sul fatto, si sarebbe giustificato dicendo di aver agito di fretta, per controllare un cantiere in corso. E a chi gli imputava di aver già violato questa disposizione nel recente passato, ha ribattuto dicendo di esservi passato a motore spento. Questa, stando a quanto riportato dalla stampa piacentina, la giustificazione dai tratti surreali addotta da Mario Dadati, assessore allo sport e alle politiche educative del Comune di Piacenza.
A sollevare la questione, nelle scorse ore, sono stati i consiglieri comunali di centrodestra Sara Soresi (Fratelli d'Italia) e Luca Zandonella (Lega) pubblicando sulle rispettive pagine Facebook un video che a quanto pare "inchioda" il componente della giunta di centrosinistra guidata dal Partito Democratico. "Ma non è vietato entrare nel Parco della Galleana con i motocicli? - hanno commentato Zandonella e Soresi, a margine del video - forse questa regola non vale per gli assessori della giunta Tarasconi (ed i portavoce) che addirittura attraversano il prato in vespa? Com’era? Ah, sì: “Io so io e voi non siete un c….”.
La giustificazione surreale
Un commento non privo di ironia il loro, come testimonia la citazione del "Marchese del Grillo". Ma che al tempo stesso evidenzia una vena di incredulità e di stupore. Anche perché il protagonista dell'episodio è come detto l'assessore alle politiche educative, presentatosi alle elezioni dello scorso anno nella "Lista civica per Piacenza" a sostegno dell'attuale sindaca "dem" Katia Tarasconi. In un'intervista rilasciata al quotidiano locale Libertà, Dadati si è scusato con la cittadinanza: a suo dire era di fretta, in quel frangente. E a chi gli ha fatto notare di averlo già visto attraversare quello spazio verde con lo scooter, ha replicato dicendo di averlo sì fatto in precedenza, ma a motore spento. “Eravamo di fretta e ho pensato di raggiungere il cantiere il prima possibile. Non mi sognerei mai di percorrere il viale di un parco con un mezzo a motore per diletto o svago. Ed è stato probabilmente un errore di cui mi scuso - le sue parole - non è vero che l’episodio si è verificato in più occasioni. Ho sempre spento il motore e proceduto a spinta. Purtroppo, in quel frangente ero di corsa, tra i sopralluoghi in due cantieri e una conferenza stampa, e non ho spento il motore sul viale di ghiaia. Stavo lavorando, ma ho di certo sbagliato”.
La replica della Lega
Parole che non sembrano tuttavia aver affatto convinto il centrodestra. E lo stesso Zandonella non gli ha risparmiato una nuova "stoccata", per un botta e risposta che promette di proseguire. "Anche davanti all'evidenza dei fatti, l'assessore alle politiche educative Dadati continua a nostro avviso a mentire.
Vi pare che abbia sempre "proceduto a spinta" con motore spento, come dichiara dopo essere stato beccato? - ha chiesto l'esponente del Carroccio agli utenti Facebook della propria pagina - da queste piccole cose si capisce bene l'atteggiamento con il quale questa amministrazione gestisce la cosa pubblica. Chiedere scusa e basta è troppo difficile?"
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