Sfratto della moschea rimandato. E la Lega punge il Pd: "E gli italiani?"

Lo sfratto della moschea di Firenze, inizialmente previsto lo scorso dicembre, rischia di essere rimandato ulteriormente. E la Lega attacca il PD: "Non ci risulta che la sinistra mostri la stessa comprensione verso gli italiani sotto sfratto"

Sfratto della moschea rimandato. E la Lega punge il Pd: "E gli italiani?"

Lo sfratto della moschea, programmato (sulla carta) per il 27 aprile prossimo, non può e non deve più essere rimandato. E la sinistra, che ha dimostrato in questo frangente di avere a cuore più i fedeli islamici che i nuclei familiari italiani, deve applicare la legge senza più tergiversare. Questo l'attacco rivolto dalla Lega al Partito Democratico che amministra Firenze, per quanto concerne la "questione moschea". A seguito della decisione della proprietà dell'immobile che ospita il luogo di culto dei musulmani locali di rientrare in possesso degli spazi (non rinnovando quindi il contratto d'affitto) un primo sgombero venne fissato per lo scorso dicembre, prima di essere rinviato. L'amministrazione comunale di centrosinistra guidata dal sindaco Dario Nardella ha nel frattempo prefigurato al rappresentante della comunità musulmana una serie di opzioni immobiliari per la nuova sede, alcune delle quali sono state però rifiutate a causa dello spazio ritenuto non idoneo o della richiesta del canone d'affitto giudicata eccessivamente esosa.

Il potenziale nuovo rinvio dello sfratto

Nel frattempo sono però trascorsi quattro mesi, i proprietari spingono (legittimamente) per rientrare in possesso del fondo e il Carroccio "punge" il PD: la normativa deve valere per tutti. "Adesso finalmente c'è una nuova opportunità, non più rinviabile, per rispondere alla volontà della proprietà dell'immobile che non intende più ospitare all'interno dello stabile la comunità islamica - il pensiero espresso in una nota da Federico Bussolin e Federico Bonriposi, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale e commissario comunale della Lega - la legge deve essere uguale per tutti. Pertanto stavolta, come si farebbe per ogni situazione abusiva, si metta fine a questa vicenda imbarazzante attuando lo sfratto". Una presa di posizione netta e preventiva quella dei leghisti, perchè stando a quanto riportato stamattina dal quotidiano La Nazione non è da escludere a priori l'ipotesi di un nuovo rinvo: il direttivo della comunità islamica avrebbe chiesto infatti già chiesto al Comune altro tempo, perché le trattative per individuare l'immobile da adibire a nuova moschea non si sono ancora concluse.

L'attacco della Lega: "Non vediamo la stessa attenzione verso gli italiani"

E i leghisti hanno quindi chiosato con una provocazione: perché il centrosinistra si sta mostrando estremamente comprensivo e permissivo con la comunità islamica, diversamente da quanto farebbe di norma con i nuclei familiari italiani che si trovano nella medesima situazione? "Di buonismo ve n'è stato anche troppo in questo caso, ma solo nei confronti della comunità islamica - hanno concluso Bussolin e Bonriposi - non ci risulta che il Comune mostri altrettanta comprensione

politica ogni giorno verso le famiglie italiane sotto sfratto. Visti i dati devastanti sugli sfratti a Firenze, ci sarebbe da vergognarsi. Non devono esistere cittadini di Serie A e cittadini di Serie B".

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