Si sono messi a petto nudo dinanzi al Battistero di Firenze, ricoprendo il proprio corpo con salsa di pomodoro ed esponendo uno striscione con su scritto "Non paghiamo il fossile": i cinque attivisti di Ultima Generazione che stamani, lunedì 3 luglio, hanno preso di mira Piazza del Duomo sono stati tutti denunciati. Pur non avendo colpito direttamente il celebre monumento, i rimostranti hanno comunque imbrattato la pavimentazione esterna.
"Non paghiamo il fossile"
Il nuovo blitz a Firenze del gruppo di attivisti fa seguito a quello dello scorso marzo, divenuto oramai celebre, oltre che virale sul web, per la cinematografica corsa con cui il primo cittadino Dario Nardella bloccò i rimostranti che avevano sporcato con della vernice un muro di Palazzo Vecchio.
Quattro dei protagonisti del gesto odierno sono stati condotti immediatamente presso il comando della polizia municipale di via delle Terme, mentre il quinto ha tenuto la propria posizione, sedendosi a gambe incrociate e quindi distendendosi dinanzi al Battistero: anche quest'ultimo, il quale, come riferito da Ultima Generazione,"effettuava resistenza passiva non violenta", è stato infine allontanato dai vigili.
Sul posto è intervenuta prontamente una squadra di tecnici restauratori dell'Opera del Duomo: per fortuna nessun danno alla meravigliosa Porta del Paradiso, originariamente realizzata dallo scultore e orefice Lorenzo Ghiberti tra il 1425 e il 1452. Gli esperti hanno rilevato che la sostanza utilizzata dagli attivisti doveva essere della semplice salsa di pomodoro, poi rimossa dalla pavimentazione antistante il monumento. Il blitz è avvenuto dinanzi a numerosi turisti che già affollavano la Piazza del Duomo, uno dei luoghi più celebri e ammirati del capoluogo toscano.
La rivendicazione
Ultima Generazione ha rivendicato il blitz attraverso i suoi canali social: "Oggi versiamo sui nostri corpi questa vernice rossa, metafora del sangue del martirio, perché davanti alla crisi climatica scegliamo la vita", hanno scritto gli attivisti.
Dopo l'intervento della polizia municipale di Firenze, i cinque protagonisti sono stati tutti denunciati per manifestazione non autorizzata. Uno di essi, tuttavia, è stato segnalato anche per il mancato rispetto del daspo urbano: si trattava, infatti, di uno di coloro che avevano preso di mira Palazzo Vecchio lo scorso marzo. Pur avendo ricevuto un foglio di via, che gli impediva di tornare in città, l'uomo ha preso parte anche a questo secondo blitz contravvenendo alla limitazione impostagli dalle autorità. Le operazioni di pulizia, effettuate con acqua e sapone, sono state effettuate dal personale di Alia.
Il commento del sindaco
"Credo che la battaglia sull'emergenza ambientale sia una battaglia da fare tutti insieme, cittadini istituzioni e società civile", commenta il primo cittadino del capoluogo toscano, come riportato da La Nazione. "Tuttavia credo che attaccare anche solo simbolicamente, senza danni materiali a differenza di quanto accadde con Palazzo Vecchio, il patrimonio culturale sia un messaggio sbagliato", aggiuinge.
"La natura e la cultura sono due sorelle", prosegue Nardella, "mettere in discussione una per proteggere l'altra è un messaggio che secondo me non porta consenso dei cittadini e dell'opinione pubblica".
"Rilancio l'appello ai dimostranti di Ultima generazione: mettete da parte queste forme di protesta e sicuramente ci saranno le condizioni per un dialogo costruttivo e per lavorare tutti insieme", precisa in conclusione il sindaco, "però non si può offendere, anche solo simbolicamente, il patrimonio culturale per mettere in luce un problema vero che è quello dell'emergenza climatica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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