Si chiude con una condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione una triste storia di violenze andata avanti dal lontano 2000. Un uomo di 63 anni originario di Alfedena (L'Aquila) è infatti finito a processo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e delle tre figlie minori dopo aver tormentato a lungo le vittime, sottoponendole a una pressione mentale e fisica che ha logorato irrimediabilmente la loro psiche.
Tante le crudeltà commesse nei confronti delle quattro, ma è un episodio in particolare a sconvolgere in particolar modo coloro che hanno seguito questa brutta vicenda: in preda alla furia, infatti, l'uomo non avrebbe esitato a gettare dell'olio bollente contro una delle figlie minorenni.
Un incubo durato vent'anni
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, le violenze andavano avanti almeno dagli anni 2000. Il padre-padrone esercitava il totale controllo sulla famiglia, riuscendo a terrorizzare moglie e figlie. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, i maltrattamenti sarebbero cominciati nel 2003 e sarebbero proseguiti costantemente fino al 16 marzo del 2022, quando la moglie del 63enne ha finalmente trovato la forza di opporsi e di chiedere aiuto alle autorità locali, denunciando quanto era costretta a subire.
La donna, nello specifico, ha parlato di vessazioni, minacce, soprusi, violenze e umiliazioni, fino ad arrivare alle percosse vere e proprie. Tutti in famiglia avevano paura dell'uomo, tanto che nessuno aveva trovato il coraggio di ribellarsi. L'incubo è fino nel 2022, quando quella che ora è l'ex moglie dell'imputato ha deciso di denunciare.
L'olio sulla figlia piccola
Fra i tanti episodi di violenza subiti all'interno del nucleo familiare, c'è quello sconcertante avvenuto nel novembre del 2015. Durante l'ennesimo scontro con la moglie, l'uomo aveva perso la pazienza e, intenzionato a punire la consorte, aveva afferrato una padella colma di olio bollente col chiaro intento di gettare il contenuto su di lei.
Qualcosa andò storto e l'olio finì addosso a una delle figlie minorenni della coppia, che riportò serie ustioni.
La ragazzina venne trasportata di corsa al pronto soccorso dell'ospedale locale, dove ricevette cure adeguate.La condanna
In queste ore il collegio del tribunale di Sulmona (L'Aquila) ha emesso la condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione, a cui si aggiunge il pagamento di una provvisionale pari a 5mila euro.
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