È stato fermato un 33 enne per l’omicidio di Marco Gianni, l’imprenditore ucciso ieri a colpi di fucile nel vivaio di sua proprietà, a Sabaudia. Il fermato sarebbe stato trovato in possesso dell’arma del delitto e a inchiodarlo, oltre ad alcune testimonianze, sarebbero le immagini di videosorveglianza che hanno ripreso l’indagato sul luogo del delitto. Il 33enne sarebbe l’ex compagno dell’attuale fidanzata di Marco Gianni, il che conferma la pista passionale da subito seguita dai carabinieri di Latina.
Le indagini lampo dei carabinieri
Guidati dal maggiore Antonio De Lise, i carabinieri del nucleo investigativo hanno risolto il giallo in meno di 12 ore. Infatti il fermo è avvenuto già la scorsa notte, poche ore dopo l’omicidio. Gli investigatori hanno immediatamente chiuso il cerchio attorno all’ex compagno dell’attuale fidanzata di Marco Gianni. Nel corso delle indagini, fanno sapere dalla procura di Latina, è emerso, “come l’indagato si sia reso responsabile, mediante l’utilizzo anche di un’arma modificata, dell’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo della vittima colpendolo mortalmente in diversi punti del corpo”. In particolare sono stati fondamentali i filmati degli impianti di videosorveglianza e gli accertamenti tecnico scientifici. I militari hanno anche raccolto diverse testimonianza che hanno avvalorato la pista legata al movente passionale che sarebbe all’origine dell’omicidio. Al centro del contendere ci sarebbe infatti una donna, compagna dell’uomo ucciso. Il presunto assassino è invece l’ex fidanzato della ragazza.
La prima ricostruzione
L’omicidio è avvenuto nel pomeriggio del 13 aprile, tra le 16 e le 17,30, quando è arrivato l’allarme al 112 che segnalava colpi d’arma da fuoco provenienti dal vivaio di Borgo San Donato, a due passi da Sabaudia. I carabinieri che si sono precipitati sul posto hanno trovato, vicino alle serre del vivaio, il corpo di Marco Gianni, 31 anni, proprietario della struttura. L’uomo sarebbe stato colpito da almeno due proiettili, alla testa e al corpo. Qualcuno dice sparati da dietro, ma questo lo chiarirà l’autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore. I carabinieri del nucleo investigativo di Latina hanno subito raccolto le testimonianze di chi si è precipitato sul posto, familiari e amici della vittima. Le indagini si sono subito indirizzate sul movente passionale. Il giovane imprenditore era anche attivo nel mondo della pallamano femminile col ruolo di allenatore di alcune squadre dell’area pontina.
Col fermo del 33enne accusato di omicidio aggravato ed alterazione di arma comune da sparo, gli inquirenti hanno segnato solo il primo step dell’indagine. Bisogna capire cosa ha portato l’assassino a esplodere i colpi contro il 31enne Marco Gianni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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