Dopo il caso di Claudio Trenta, il 72enne di Barlassina (Monza) multato per aver riparato una buca presente da tempo in una delle strade del suo paese, si è diffusa oggi la notizia di un'altra storia simile. Ancora una volta, è l'operoso cittadino intervenuto per curare e ripristinare il bene comune a subire delle conseguenze.
Il caso a Padova
Il protagonista di questa storia è un cittadino straniero, un 56enne di nazionalità cinese che vive a Padova da circa vent'anni. Bayi, conosciuto con il nome italiano di Ivano, aveva davvero a cuore l'area comunale presente all'interno di un gruppo di palazzi in cui rientrava anche la sua abitazione.
Pensando di agire per il meglio, l'uomo, residente nel sobborgo padovano di Ponte di Brenta, aveva pensato di restituire dignità a quell'appezzamento di terreno presente in via Camporese. Da tempo l'area era stata abbandonata a se stessa, diventando una vera e propria discarica invasa dai ratti. Deciso a procedere, Bayi, che vive in uno dei complessi condominiali insieme alla moglie e ai suoi tre figli, si era rivolto a tutti i residenti della zona, chiedendo il permesso per agire. La proposta aveva riscosso successo, così il 56enne si era messo all'opera.
Con fatica, ma anche con tanta voglia di fare qualcosa di buono per la collettività, Bayi aveva ripulito tutto il terreno, bonificandolo. Rimossi tutti i carichi di immondizia (si parla addirittura di 37 bottigli di birra), l'uomo aveva dissodato la terra, rendendola di nuovo utilizzabile. Avendo nozioni di agricoltura (quando viveva ancora in Cina abitava in campagna), l'uomo aveva deciso di sfruttare la zona per la coltivazione di carote e fagiolini.
A qualcuno, però, il lavoro di Bayi non è piaciuto. Uno dei residenti, infatti, si è rivolto alle autorità locali, denunciando il fatto ai vigili urbani.
Ecco come l'operosità viene punita
Dopo la segnalazione del cittadino sono scattati i controlli. Lo scorso 30 marzo, Bayi è stato raggiunto dagli agenti della polizia locale proprio mentre si trovava impegnato a curare il terreno. L'esito è stato molto simile a quello del signor Claudio Trenta. L'11 aprile, infatti, al 56enne è stato recapitato un verbale di contestazione da parte del Comune di Padova.
Nel documento, riportato da Il Messaggero, si legge che l'uomo ha "violato il regolamento di polizia urbana, in quanto il giorno 30 marzo 2023 alle 17.50 in via Camporese 2/B quale soggetto non autorizzato, estirpava il manto erboso dell'aiuola comunale posta sulla pubblica via vangando il terreno".
Risultato? Al signor Bayi è stato intimato di ripristinare la situazione iniziale ("nella fattispecie intervento di livellamento del terreno"), entro i termini imposti, ossia 10 giorni dalla ricevuta notifica. E non finisce qui. Il 56enne dovrà inoltre pagare una multa di 118 euro e 54 centesimi.
Le parole della figlia
Tanta amarezza da parte della famiglia. A parlare a Il Messaggero è Tina, la figlia di Bayi. La 22enne, nata in Italia, è una studentessa della facoltà di lingue orientali presso l'Università Ca'Foscari di Venezia. Chiaramente la giovane non si capacita di quanto accaduto al genitore. "Mio padre non ha dimestichezza con la lingua italiana e forse è stato vittima di un malinteso, tutto si poteva risolvere senza multarlo", ha dichiarato. "Quel pezzetto di terra è abbandonato da anni ed era diventato una discarica a cielo aperto, dove era stata pure segnalata la presenza di topi".
Bayi era mosso dalle migliori intenzioni.
Aveva semplicemente pensato di restituire dignità alla piccola area verde, mantenendola pulita e utilizzando una parte per la semina. "Mio padre ha già pagato la multa, ma spero che il Comune intervenga per restituirgli la somma", ha concluso la 22enne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.