
Una buca storica aperta in strada, le innumerevoli segnalazioni cadute nel vuoto e infine la decisione di porre rimedio da solo al problema: in cambio, il 72enne Claudio Trenta, ha ricevuto una multa da quasi 900 euro e l'obbligo di ripristinare la situazione, vale a dire quello di eliminare i segni del suo intervento di riparazione effettuato a Barlassina (Monza).
Cosa è successo
Un episodio che ha dell'incredibile, quello raccontato dallo stesso protagonista a Monza Today e ai followers del gruppo Facebook da lui creato, vale a dire "Succede a Barlassina e dintorni (ditelo al Trenta)".
Il pensionato ha documentato le varie fasi della vicenda, che parte da una buca molto profonda aperta tra via Monte Santo e via Trieste, proprio in mezzo alle strisce pedonali. Una situazione che avrebbe potuto comportare dei problemi tanto ai pedoni, quanto a ciclisti e motociclisti in transito. Preoccupato per ciò che sarebbe potuto accadere, Claudio Trenta inizia a segnalare il pericolo a chi di dovere, inviando anche numerose Pec. Appelli, tuttavia, caduti nel vuoto, visto che la voragine non viene riparata.
Dato che nessuno lo aveva mai ascoltato, il 72enne decide di risolvere da solo il problema e riempie la voragine con "mezzo sacco di bitume e 3 minuti di lavoro", documentando il suo intervento sui social network lo scorso 26 aprile.

Il verbale
Nella giornata di ieri, tuttavia, al pensionato viene recapitato un verbale per la violazione dell'articolo 21/1-4 del Codice della Strada, "poiché", si legge nel documento inviato dal protagonista della vicenda a Monza Today, "eseguiva opera sulla strada comunale e sulla pertinenza della stessa, senza la preventiva autorizzazione della competente autorità. Nella fattispecie posava del bitume a freddo, su area destinata alla circolazione di veicoli e pedoni, senza avere né titolo e/o competenza di posa di bitume a freddo".
Il che si traduce con una multa da 882 euro, spese di notifica comprese. Se il pensionato pagherà entro 5 giorni, come accade per le sanzioni previste dal Codice della strada, scatterà la riduzione del 30% (622 euro, comprese le spese di notifica). Oltre al danno la beffa, dato che il signor Trenta dovrà obbligatoriamente ripristinare la situazione precedente il suo intervento, vale a dire rimuovere la riparazione della buca.
Il diretto interessato ha già annunciato di non voler pagare la sanzione e di essere anzi pronto a effettuare una denuncia per omissione di atti di ufficio. "Prima di acquistare il bitume e di riparare la buca ho più volte segnalato il problema tramite gli uffici comunali competenti", racconta l'uomo a Monza Today.
"Quella buca molto pericolosa non è mai stata neppure segnalata con segnali o transenne. Avevo poi anche inviato comunicazione ufficiali alle forze dell’ordine e al prefetto. Solo a quel punto, e anche questa volta senza riscontro, ho deciso di acquistare il bitume e di coprire la buca", conclude.
Sul titolo non so, ma la competenza degli amministratori di quel comune non mi sembra adeguata...
P.S. Spero che il sindaco provveda a far sistemare la buca, se qualcuno si facesse male sarebbero cavoli amari.
Non ci speri, altrimenti non l'avrebbe comminata.
1) il pensionato paga e riapre la buca, subito dopo qualcuno si fa male e si spezza un gamba. A questo punto il danneggiato chiede i danni al pensionato perché è stato lui ad aprire male la buca
2) il pensionato non paga fa ricorso e vince. La denuncia di abuso d'ufficio fa il suo corso e che non ha fatto subito il suo lavoro si prende i suoi guai
3) il pensionato paga ma non apre la buca, vanno gli addetti ai lavori comunali a riaprirla e a chiuderla a regola d'arte. Chiaramente chiedendo le spese extra sempre al pensionato
Cerchiamo di farla funzionare questa Italia, chi sbaglia deve prendersene le responsabilità.
Comuni scandalosi e vergognosi.