Palermo, due ambulanze senza medico: uomo muore di infarto in attesa dei soccorsi

L'episodio si è verificato a Collesano, in provincia di Palermo. L'ambulanza chiamata dai familiari non aveva il medico a bordo. Una seconda è stata chiamata ma era senza medico rianimatore. Quando l'uomo è arrivato un mezzo da Cefalù era troppo tardi. La figlia: "È morto tra le mie braccia"

Palermo, due ambulanze senza medico: uomo muore di infarto in attesa dei soccorsi

"È morto tra le mie braccia", il grido di dolore arriva dalla figlia di Antonino Grisanti, Santina. Il padre, titolare di un panificio a Collesano, in provincia di Palermo, è morto mercoledì in attesa dei soccorsi. L'uomo in paese era molto conosciuto - e secondo quanto ricostruito dalla famiglia - si sarebbe sentito male nel suo negozio poco prima di pranzo. Il mezzo è arrivato a Cefalù 45 minuti dopo la chiamata al numero unico 112. L'uomo si è sentito male e si è accasciato al suolo. La situazione è apparsa subito grave, tanto che è stato chiamato il 112 e l’ambulanza più vicina era quella di Collesano. Il mezzo però era senza medico ed era impegnato in un altro servizio.

Le manovre rianimatorie non ci sono state

Alle ore 12.03, come scrive l'edizione Palermo di Repubblica, viene dunque mobilitata l’ambulanza più vicina, quella di Scillato, che arriva a destinazione venti minuti dopo, ovvero alle 12.23. Anche questa, però, non ha un medico a bordo ma solo l’autista soccorritore e un infermiere. Il 118, vista la gravità della situazione, ha subito avviato la ricerca di un’ambulanza con il medico rianimatore. Alle 12.10 la centrale operativa trova libera l'ambulanza rianimatoria di stanza a Cefalù, che arriva sul posto alle 12.45. I soccorritori eseguono delle manovre rianimatorie, ma poi il medico ne dichiara il decesso.

"Ho visto mio padre morire tra le mie braccia. L'ambulanza è arrivata quasi un'ora dopo la chiamata al 112. Nemmeno in Africa si muore così - ha raccontato Santina Grisanti, la figlia di Antonino -. Erano all'incirca le 11,45 quando mio padre si è accasciato a terra nel suo panificio. Mio zio, che lavorava con lui, ha subito chiamato il 112. Ma ci hanno detto che l'ambulanza di Collesano era già impegnata in un altro servizio e in ogni caso non aveva il medico a bordo. Abbiamo chiamato il 112 cinque volte e abbiamo anche chiesto, in assenza dell'ambulanza rianimatoria, l'attivazione dell'elisoccorso. Ci hanno risposto che solo il medico dell'ambulanza può richiedere il volo".

La disperata ricerca dei soccorsi

In attesa dei soccorsi la donna ha cercato ovunque in paese un medico che potesse aiutare il padre, almeno per quanto concerne le prime manovre rianimatorie. "Sono andata in farmacia. Lì il defibrillatore c'è. Ma la farmacista ci ha detto che solo un infermiere o un medico possono utilizzarlo. Sono stati momenti terribili e nessuno è riuscito a darci una mano". I funerali di Grisanti saranno celebrati oggi nella chiesa madre di Collesano. I figli si sono rivolti a due legali per sporgere denuncia contro i ritardi nei soccorsi e ricostruire l'esatta dinamica della vicenda.

Resta il rammarico per un triste episodio che avrebbe potuto avere un epilogo diverso."È una vergogna tutta siciliana — denuncia Santina Grisanti — è successo a mio padre, poteva accadere a chiunque, anche a un bambino".

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