Impallinata dagli studenti prima, colpita dalle "sparate" di Luciana Littizzetto poi. La professoressa Maria Cristina Finatti intende ora reagire all'episodio accaduto in classe lo scorso 11 ottobre e ai commenti che ne sono seguiti. Dopo aver denunciato tutti e 24 gli alunni, la docente sarebbe adesso pronta a querelare per diffamazione anche la comica torinese che in radio aveva parlato del deprecabile episodio con parole spiazzanti. "Il gesto è assurdo e violento - aveva affermato l'artista, esprimendo quindi un'ovvia condanna - ma i professori devono imparare a gestire le classi". E ancora, aveva chiosato: "Non esistono classi ingestibili, esistono professori bravi con cui gli studenti stabiliscono un rapporto e altri con cui non ci riescono".
"Affermazioni infelici". Littizzetto nella bufera
Dichiarazioni che avevano inastidito la docente colpita in classe da due pallini di gomma esplosi da una pistola giocattolo. "Si è trattato di affermazioni infelici, biasimevoli. Lo considero quasi come un secondo atto di bullismo il dare dell'incapace a un'insegnante. Ma questo è un mio parere, non voglio accusare a nessuno", ha dichiarato a ilGiornale.it l'avvocato Tosca Sambinello, difensore della professoressa. "Ognuno è libero di manifestare il proprio pensiero, ci mancherebbe, ma non ci sono parole adatte a esprimere il mio disappunto per una frase così grave. Si lascia intendere infatti che l'insegnante sia stata quasi corresponsabile, assieme ai ragazzi, perché non avrebbe saputo instaurare un rapporto empatico", ha proseguito l'avvocato, confermando il fatto che la sua assistita starebbe valutando azioni legali anche nei confronti della Littizzetto. "Ora aspettiamo che ci scenda un po' la rabbia, poi ci ragioneremo a mente fredda".
Le scuse della preside dopo l'incontro col ministro
Il caso di bullismo avvenuto a scuola era anche finito all'attenzione del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che aveva incontrato a Roma la preside dell'Itis di Rovigo, teatro dell'increscioso episodio. Il faccia a faccia avrebbe dato esiti positivi nell'aprire nuovi canali di comunicazione tra le parti in causa. A quanto apprende ilGiornale.it, infatti, proprio nell'odierna mattinata i legali della professoressa Finatti hanno ricevuto una mail di scuse da parte della dirigente scolastica. "Esprimo a nome di tutta la scuola la convinta solidarietà nei confronti della docente, alla quale va tributato doveroso rispetto. Confido che questi biasimevoli atti non abbiano più a verificarsi e mi auguro che la scuola possa continuare la sua silenziosa opera educativa nella convinzione che la maturità dei nostri studenti", recita - secondo quanto ci viene riferito - la missiva digitale.
"Ci aspettavamo le scuse delle famiglie..."
Nella medesima comunicazione, la preside ha quindi chiesto la remissione della querela nei confronti degli studenti. "Ne prediamo atto e ci fa piacere che la dirigente scolastica si impegni affinché questi atti di bullismo non abbiano più a verificarsi. La scelta della remissione della querela spetta però alla parte offesa, quindi non mi sento di impegnarmi in tal senso", ha commentato l'avvocato della professoressa, spiegando che probilmente quest'ultima si aspettava le scuse gli alunni, sinora non pervenute se non in forma collettiva.
"Ci aspettavamo anche una presa di posizione da parte dei genitori contro le condotte dei loro ragazzi, ma questa non è arrivata. Questo ci dispiace molto, è una delusione", ha constatato la legale.
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