Pavia, patente sospesa al vicesindaco Moggi (che vuole una città a 30 all’ora)

La politica - anche assessore alla mobilità - sarebbe stata pizzicata mentre guidava con il telefonino in mano. Chiù (FdI): "La situazione è grave, soprattutto considerando il ruolo che ricopre"

Pavia, patente sospesa al vicesindaco Moggi (che vuole una città a 30 all’ora)
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Polemiche a Pavia sulla vicesindaco e assessore alla mobilità Alice Moggi. Secondo quanto riportato da milanopavia.news, nel pomeriggio di martedì - nella zona di via Taramelli - la politica è stata pizzicata da una pattuglia della Polizia Locale mentre guidava con il telefonino in mano. Le autorità hanno contestato alla Moggi la violazione dell’articolo 173 del codice della strada che fa riferimento all’uso del telefonino durante la guida dell’automobile.

In base alle prime informazioni disponibili, oltre alla sanzione economica da 250 euro, è prevista anche la sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi, in base a quanto disposto dal prefetto. Non è tardata ad arrivare la presa di posizione della vicesindaco: "Sono stata multata perché, anche se avevo il vivavoce bluetooth dell'auto (come da verbale), avevo il telefono in mano, nella mano sinistra (come da verbale). Non sapevo e non ho pensato che bastasse averlo in mano, anche se 'inattivo', come previsto dal nuovo codice della strada, per essere sanzionati, ma la legge non ammette ignoranza, ho sbagliato e quindi quando si sbaglia si paga. Ed io semplicemente pago".

L'episodio è destinato a infiammare il dibattito politico. Giovedì, infatti, è prevista una seduta in Consiglio comunale dedicata ai temi della mobilità e l'amministrazione ha l'obiettivo di trasformare Pavia in una città a 30 a Km/h sulla scia di Bologna. "Sinceramente mi importa poco delle polemiche sterili, mi spiace invece non aver avuto la giusta attenzione ed essere stata superficiale" ha evidenziato la Moggi: "Allora provo a fare tesoro di questa 'brutta storia': l'attenzione non è mai abbastanza. Alla guida bisogna avere un comportamento adeguato, non ci sono scuse, sanzioni o non sanzioni, quindi certamente starò ancora più attenta e spero lo facciano tutti".

L'opposizione non resta a guardare. Così Matteo Chiù, vicepresidente consiglio comunale Pavia in quota Fratelli d'Italia: "La situazione è grave, soprattutto considerando il ruolo che ricopre. Se fai continuamente la morale sugli altri riguardo alle auto e alla sicurezza stradale, poi devi assumerti le conseguenze, soprattutto se sei la prima a non seguire la politica che predichi.

Noi, come Fratelli d'Italia, non abbiamo ancora preso una posizione definitiva sulle dimissioni. Tuttavia, credo che siano soprattutto i suoi sostenitori – in particolare i 'talebani della mobilità' – a doverle chiedere, se non vogliono perdere la faccia. Noi faremo le nostre valutazioni di conseguenza".

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