"È posseduta". E il nonno stupra la nipotina di 10 anni

L'orrore su una bambina di soli 10 anni, violentata per parecchio tempo dal nonno senza che il padre facesse nulla. Ecco cosa è successo

"È posseduta". E il nonno stupra la nipotina di 10 anni
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È un'autentica storia dell'orrore quella su cui si sono espressi i giudici della Corte suprema di cassazione, che hanno confermato per intero la condanna nei confronti di un 70enne accusato di aver violentato più volte la nipotina minorenne. L'orco, condannato a 14 anni di reclusione, non ha mai mostrato pentimento, arrivando addirittura ad affermare che la ragazzina fosse posseduta dal demonio. A rendere ancora più agghiacciante l'intera vicenda, il fatto che il padre della piccola, figlio del 70enne, abbia cercato di coprire il genitore.

Il caso choc

Sulla terribile vicenda, considerata anche la giovane età della vittina, permane il massimo riserbo. Ciò che sappiamo, però, è che in tutto l'iter processuale nessuno dei giudici chiamati ad esprimersi sul caso ha mai variato la sentenza. L'anziano dovrà passare 14 anni dietro le sbarre, mentre il figlio di lui, e padre della bambina, ha ricevuto una pena pari a 2 anni e 8 mesi.

Secondo quanto ricostruito dall'accusa, il 70enne violentava la nipotina almeno 3 volte al mese e in quei terribili momenti gli abusi venivano filmati. A quanto pare l'anziano si presentava a casa del figlio, prendeva la piccola e, con la scusa di portarla nell'abitazione dei nonni, la conduceva invece in uno dei suoi veicoli, dove avvenivano le violenze. Stando a quanto emerso dai documenti, sulla piccola sono stati commessi orrori indicibili.

Non riuscendo a chiedere aiuto ai genitori, la bimba si sarebbe chiusa in se stessa. Tuttavia, anche dopo la scoperta da parte del padre di cosa davvero avvenisse durante gli incontri col nonno, nulla sarebbe cambiato. Persino il genitore, infatti, avrebbe preferito coprire tutto adducendo la scusa che si trattasse solo di invenzioni partorite dalla mente della bambina.

Le accuse alla nipote

Insieme al figlio, l'orco avrebbe pertanto – si legge nelle ricostruzioni degli inquirenti riportate da Il Corriere - "tentato in ogni modo di eludere le indagini sbarazzandosi del telefono cellulare in uso all’epoca dei fatti, sminuendo l'accaduto e additando la reale responsabile".

Senza mostrare il minimo pentimento, il nonno avrebbe accusato di tutto la nipote che, a suo dire, era"posseduta dal demonio".

A incastrare il 70enne non soltanto i video delle violenze commesse sulla piccola, ma anche alcune conversazioni telefoniche. "Nessun dubbio residuava sulla genuinità di quanto affermato dai soggetti intercettati, i quali, inconsapevoli che le conversazioni erano ascoltate, si scambiavano liberamente valutazioni e opinioni", si legge nel documento degli investigatori.

L'anziano è stato quindi

condannato a 14 anni. Nessuno dei giudici che ha esaminato il suo casi ha pensato a una riduzione della pena. L'orco si trova dietro le sbarre e viene sorvegliato per timore che divenga vittima degli altri detenuti.

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