"Qui è un incubo". Termini ostaggio di violenti, drogati e balordi

Chi lavora nei pressi della stazione ha paura: i baristi lavorano tenendo a portata di mano degli oggetti per difendersi, e le donne fanno uscire i colleghi maschi per pulire. Preoccupazione anche del personale Atac: "Qui è un Far West"

"Qui è un incubo". Termini ostaggio di violenti, drogati e balordi

Lo si dice ormai da tempo, nella Capitale è allarme sicurezza, specie in zone sensibili come alla stazione Termini, dove la sera del 31 dicembre una giovane turista israeliana è stata accoltellata da un uomo mosso da un chiaro intento omicida.

Emergenza sicurezza

Mentre le forze dell'ordine stanno perlustrando la città alla ricerca del responsabile, e la ragazza è ricoverata al policlinico Umberto I in gravi condizioni, sono in tanti a dirsi preoccupati per la situazione in cui versa la stazione Termini. Molti invocano a gran voce maggiori controlli, e zone più sicure.

A Roma è emergenza sicurezza, e devono essere presi urgenti provvedimenti. Le persone non si sentono più sicure, come confermano molte testimonianze raccolte anche nei mesi scorsi. Per quanto concerne la stazione Termini, sono tanti a poter raccontare qualcosa, anche dell'aggressione avvenuta il 31 dicembre.

Accoltellata mentre acquistava il ticket

La 24enne israeliana stava acquistando un biglietto al terminal quando è stata aggredita. "È accaduto proprio in una delle giornate di massima attenzione da parte delle forze dell'ordine. Ma, certo, deve essere stata un'azione molto veloce, confidiamo nelle riprese delle telecamere", racconta preoccupata a Il Messaggero una commessa. "Se chi l'ha aggredita è un habitué tra gli sbandati che gravitano nell'area di piazza dei Cinquecento, non sarà difficile da individuare. Speriamo, piuttosto, che quella ragazza si riprenda presto", aggiunge.

La paura di chi lavora nella zona

Chi lavora nei pressi della stazione Termini sa benissimo cosa può accadere. Tempo fa alcune addette di un bar che si affaccia su piazza dei Cinquecento rivelarono al quotidiano romano di tenere sul posto di lavoro una mazza da baseball, così da potersi difendere in caso di aggressioni o molestie.

Nella zona della stazione ci sono sbandati, senzatetto, drogati. Persone prive di scrupoli. Dopo lo sgombero del sottopasso Turbigo, tanti soggetti sono passati a occupare i portici sul lato di via Cavour. "Chiudiamo non più tardi delle 20, perché dopo è un incubo uscire", ammettono le banconiste. "Per fare le pulizie interne, ci chiudiamo dentro perché abbiamo paura che qualche ubriaco o drogato entri per rapinarci o solo per darci fastidio. A pulire non passa nessuno ed è pieno di topi", aggiungono.

"Per noi e per tutti i turisti che passano di qua la situazione è diventata drammatica. Molti sono violenti: litigano tra di loro, si drogano, abbiamo assistito a scene di sesso in pieno giorno e la mattina ad aprire il bar alle 4,30 e a lavare il pavimento con acqua e candeggina mandiamo gli uomini, perché per noi è troppo pericoloso", racconta un'altra barista.

Preoccupati anche gli autisti Atac: "Dopo le 23 inizia il Far West con liti furiose, bottigliate e minacce. I turisti, e non solo loro, hanno paura".

Le soluzioni

Roma, Napoli, Milano, sono città da tutelare.

Lo sa bene il ministro Piantedosi, che prima delle feste ha incontrato i sindaci Gualtieri, Manfredi e Sala per fare il punto della situazione e preparare un piano volto a incrementare la sicurezza urbana.

A Termini si sta già cercando di provvedere: negli ultimi anni è incrementato il numero di forze dell'ordine, anche in borghese, che pattuglia la zona. Considerati i recenti sviluppi, tuttavia, molto è ancora da fare.

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