Risposta "troppo forte" di Israele contro i terroristi: l'accusa della sinistra

A Firenze, la sinistra ha presentato una mozione nella quale pur condannando Hamas manifestava solidarietà ai palestinesi, giudicando spropositata la reazione di Israele. La Lega: "Una scelta folle che strizza l'occhio ad una certa sinistra di piazza. Israele ha il diritto di difendersi dai terroristi"

La bandiera israeliana esposta a Palazzo Vecchio, poco prima della rimozione
La bandiera israeliana esposta a Palazzo Vecchio, poco prima della rimozione
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La reazione di Israele nei confronti dei palestinesi a seguito del raid di Hamas sarebbe stata "troppo forte". E la sinistra, pur condannando Hamas, avrebbe espresso solidarietà al popolo palestinese, non risparmiando critiche agli israeliani. Questo, stando a quanto reso noto dalla Lega in una nota, è quel che è avvenuto a Firenze nelle scorse ore, nel corso dell'ultima seduta di uno dei consigli di quartiere. A finire nel mirino dei leghisti è stata una mozione presentata dal Pd e dalle forze progressiste, giudicata particolarmente critica nei confronti di Israele. "Durante il consiglio di quartiere 4 è andata in scena la prima prova di coalizione per una Firenze ancora più a sinistra di quella che conosciamo - hanno attaccato Federico Bussolin e Davide Bisconti, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale del Carroccio e capogruppo del quartiere 4 - formata da Sinistra Progetto Comune, Pd, Azione e Lista Nardella. Insieme sostengono una mozione che condanna Hamas, ma che non dimentica le sofferenze del popolo palestinese arrivando a definire la risposta di Israele 'troppo forte'. Una scelta folle".

Secondo i consiglieri leghisti si tratterebbe quindi anche di un gesto che strizza l'occhio alle elezioni comunali del 2024, con il Pd impegnato a tenere insieme i potenziali alleati. E la Lega ha ricordato anche le recenti polemiche legate alla bandiera israeliana, esposta a Palazzo Vecchio dall'amministrazione Pd e poi rimossa in un secondo momento a favore della bandiera della Pace. Tra l'altro, una nuova richiesta sull'argomento avanzata dai leghisti, che chiedevano l'esposizione di un vessillo israeliano dalla finestra della sede del consiglio del quartiere 4, sarebbe a quanto pare stata respinta. "La richiesta del gruppo Lega era semplice: esporre la bandiera di Israele, come Palazzo Vecchio aveva fatto, quale segno di solidarietà ad un popolo colpito dal fuoco dei terroristi di Hamas - hanno proseguito Bisconti e Bussolin - non si può definire "superata" la difesa di uno Stato democratico dove libertà e giustizia sono diritti inalienabili, ci chiediamo da quando difendere questi valori che sono alla base della nostra Costituzione sono "too much"?".

Una mozione che gli esponenti del Carroccio fiorentino sembrano come detto considerare anche strumentale, sotto un certo profilo: un atto che mirerebbe anche ad accattivarsi il favore di gruppi ed elettori vicini all'estrema sinistra anti-Israele e filo-palestinese.

"Restiamo come Lega esterrefatti davanti ad un Pd che china la testa davanti alla difesa del popolo di Israele - la "stoccata" dei consiglieri - un Pd che si presta ad attuare i soliti assurdi distinguo per strizzare l'occhio ad una certa sinistra di piazza, abile solo nel creare caos. Israele ha il diritto di esistere, di resistere e di difendersi. Basta con i discorsi ambigui. Perché l’attacco di Hamas è terrorismo".

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