"Cittadini di serie A e di serie B". A Roma pagare le multe è un calvario

Con l'avvento del digitale si sono messe in crisi centinaia di persone, specialmente anziani, che hanno problemi con il pagamento delle sanzioni. Così si creano cittadini di serie A e di serie B

"Cittadini di serie A e di serie B". A Roma pagare le multe è un calvario

Nella Capitale sta diventando un problema anche pagare delle multe. Non è più, ormai, solo una questione di denaro, ma anche di praticità e pazienza.

Il problema consiste nel fatto che la polizia municipale non sta più lasciando il classico verbale sulle auto sanzionate, ma il Pav (Preavviso di violazione), con cui l'autista viene informato della multa e della relativa somma da pagare. In sostanza, ai guidatori non resta il vecchio documento con cui potevano presentarsi e pagare.

Se da un lato i giovani, abituati alla tecnologia, non hanno riscontrato particolari disagi, per le persone anziane, o comunque per coloro che non sono avvezzi a certi metodi, anche pagare delle sanzioni sta diventando un calvario.

I vari problemi

Il passaggio alla tecnologia non è stato privo di complicazioni. Innanzitutto, il foglietto in carta termica che viene lasciato dai vigili si deteriora molto facilmente. Poi, anche nel caso in cui il documento restasse integro, rimane il fatto che per pagare la multa è necessario comunque collegarsi al sito del Comune di Roma, cercare la pagina online dedicata alle sanzioni, inserire tutti i dati richiesti e procedere con il pagamento via PagoPa. Tutte operazioni che richiedono un computer e una certa dimestichezza.

Nel caso in cui non si riesca a pagare con questo metodo, è possibile, sempre sul sito del Comune, scaricare il modulo di pagamento e stamparlo in cartaceo per potersi poi recare alle Poste o dal tabaccaio. Il tutto, però, deve essere effettuato entro 5 giorni. Solo così è possibile infatti ottenere la riduzione del 30%, altrimenti si dovrà pagare il prezzo pieno.

C'è però un ulteriore problema, e non di poco conto. Il sito del Comune, indispensabile per tutte le sopracitate operazioni, presenta spesso malfunzionamenti. Non sempre chi cerca di accedere al portale ci riesce. Ai rallentamenti del sistema operativo, si aggiungono i problemi per tutti coloro che non hanno Spid oltre che i disagi delle persone sanzionate che non sono residenti a Roma e non conoscono il sito del Comune. Insomma, un caos.

Le file infinite

Ciò si traduce in file infinite davanti agli uffici della polizia municipale. Le persone anziane, soprattutto, chiedono che sia loro stampato il bollettino con cui recarsi alle Poste o dal tabaccaio per pagare le contravvenzioni. Non ci sono alternative. Chi attende l'invio della multa a casa, infatti, deve prepararsi a mettere mano alla tasca anche per pagare le spese di spedizione e di notifica (15 euro).

"Col nuovo sistema, troppe difficoltà", lo dice anche Timperi

A lamentare problemi è anche il giornalista Rai Tiberio Timperi. Intervistato da Leggo.it, Timperi ha spiegato che con questo sistema si creano di fatto cittadini di serie A e di serie B. "In questo modo si sta lasciando indietro quella parte di cittadini che non possono usare l'online, per mille motivi diversi", ha dichiarato. "Non c'è una legge che ci obbliga ad essere digitali. Per la Costituzione i cittadini sono tutti uguali e allora perché chi usa il sito del Comune non deve pagare la spedizione della multa e chi non lo usa, invece, la deve pagare?". Una domanda più che legittima.

Troppe le mancanze dal punto di vista dell'informazione. In quanto Capitale, Roma non può permettersi scivoloni di questo tipo.

"Al comandante dei vigili e al sindaco Gualtieri chiedo, invece di andare a suonare da Fiorello, di procedere di ripristinare il bollettino vecchia maniera lasciato sul parabrezza. Oppure, per chi vuole, il pagamento online con PagoPa", ha concluso il giornalista.

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