Omicidi, aggressioni e rapimenti: il Far West romano di fine anno

Si è iniziato con gli omicidi delle tre prostitute nel quartiere di Roma Prati e si è finito con l'accoltellamento della turista israeliana di 24 anni nella stazione Termini

Omicidi, aggressioni e rapimenti: il Far West romano di fine anno

Gli ultimi mesi dell'anno hanno mostrato una Roma violenta, nella quale ci sono stati omicidi, violenze e sequestri di persona. L'ultimo episodio violento è avvenuto proprio nella serata di ieri, ultimo giorno dell'anno, all'interno della stazione Roma Termini, dove una turista israeliana di 24 anni è stata accoltellata, e si trova ora ricoverata in prognosi riservata, mentre stava comprando un biglietto del treno. Era venuta nella Capitale per festeggiare il Capodanno con alcuni amici. Ma è dalla metà di novembre che la città ha conquistato le prime pagine di cronaca nera.

Il killer delle prostitute

Poco più di un mese fa, lo scorso 17 novembre, tre prostitute erano state uccise in meno di un'ora. Ad ammazzare nel quartiere Prati due cittadine cinesi, Li Yan Rong di 55 anni e la 45enne Yang Yun Xia, e una cittadina colombiana, Marta Castano Torres di anni 65, è stato Giandavide De Pau, noto per essere l'autista personale di Michele Senese. Il quartiere Prati della Roma bene ha vissuto ore, giorni, nel terrore, fino a quando è stato individuato il killer delle prostitute. Infatti De Pau, dopo aver ucciso le tre donne, era fuggito con gli abiti ancora sporchi di sangue. La polizia è riuscita a individuarlo e ad arrestarlo il sabato successivo, alle prime luci dell'alba.

Da quel momento si scava nel profondo dell'uomo, descrivendo gli omicidi nei particolari, il numero delle coltellate e i tentativi di fuga delle vittime. Quando i magistrati interrogano De Pau l'uomo dice di non ricordare niente. In seguito torna una parte di memoria, quella relativa alle due vittime cinesi, ma non alla colombiana. Le telecamere raccontano però un'altra storia: De Pau viene immortalato sia nella casa delle due asiatiche, in via Riboty, che in quella della terza vittima, sita in via Durazzo, dove abitava Marta. Inoltre, viene scoperto un video sul cellulare, nel quale l'uomo conserva i due omicidi, quelli di Li e Yang.

La sparatoria durante la riunione

Dopo poche settimane, un altro fatto violento sconvolge i romani. Quattro donne vengono freddate mentre partecipano a una rionione di condomino a Fidene. Il killer, il 57enne Claudio Campiti, viene fermato sul luogo della tragedia da alcuni presenti e poi arrestato dai carabinieri. La stessa mattina Campiti aveva portato via una pistola dal poligono a Tor di Quinto, nel quale si allenava da tempo. Davanti al gip l'uomo ha poi ammesso il suo risentimento nei confronti dei consorziati. Disoccupato, nel 2012 aveva perso suo figlio di 14 anni in un incidente in montagna, mentre stava andando sullo slittino in Val Pusteria.

A pochi giorni dal Natale ecco un altro omicidio. In questo caso a perdere la vita è un uomo, Nazzareno Paolo Teti, 52 anni, di Vibo Valentia. Teti muore accoltellato al collo in strada a via della Borghesiana, alla periferia est di Roma. L'omicida viene subito arrestato: è un 47enne originario dell'Albania, fermato grazie all'incrocio tra le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e le testimonianze acquisite dagli inquirenti. L'uomo era geloso della relazione sentimentale tra sua moglie e la vittima.

Il rapimento

A Roma c'è spazio anche per i rapimenti. Un ragazzo è stato rapito tra Tor di Quinto e Ponte Milvio, fuori da un ristorante di sushi. Un gruppo di sei persone lo ha prelevato dal locale e lo ha caricato in auto, per poi scomparire in direzione della tangenziale.

A essere rapito è Danilo Valeri, figlio di Maurizio, gambizzato lo scorso maggio scorso nel corso di un regolamento di conti maturato nell'ambito del narcotraffico e del racket delle occupazioni delle case popolari. La prima ipotesi è quella della vendetta verso il padre. Dopo qualche ora la Questura spiega in una nota che il ventenne sta bene ed è stato ritrovato.

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