Salento, bimbo di 14 mesi trovato senza vita in culla: indagati i genitori

Finito nel registro degli indagati anche un oculista che lo aveva in cura. Pare che il bambino non fosse stato vaccinato. Il fatto è accaduto a Uggiano La Chiesa

Neonata lasciata alla culla della vita di Bergamo, sta bene(
Neonata lasciata alla culla della vita di Bergamo, sta bene(
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Saranno gli esiti dell'esame autoptico eseguito ieri a stabilire con maggiore esattezza le cause della morte del bambino di appena 14 mesi, venuto a mancare nel pomeriggio del 7 giugno scorso nella sua abitazione a Casamassella, una frazione di Uggiano La Chiesa, un Comune in provincia di Lecce. Il suo nome era Angelo ed inizialmente si pensava che la sua fosse una morte naturale avvenuta nel sonno.

A trovarlo senza vita, nella culla, i suoi genitori ora indagati con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta, rispettivamente, di un osteopata di 50 anni di origine svizzera, ma residente nel Salento e una 39enne nata in Germania e residente anche lei nel leccese. Più nello specifico, secondo quanto si legge sul quotidiano locale “Lecceprima.it”, il padre del piccolo è un osteopata con la specializzazione in terapie olistiche.

C’è anche un terzo indagato, un medico oculista che pare tenesse in cura il piccolo. Anche quest’ultimo è accusato di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Sul caso stanno indagando i carabinieri coordinati dal pubblico ministero Maria Consolata Moschettini. Inizialmente si pensava a un caso di morte naturale, ma da una prima analisi del corpo del bambino pare che sia stato curato facendo ricorso a soluzioni omeopatiche pur accusando uno stato febbrile. Gli inquirenti stanno anche verificando la posizione dei genitori che non avrebbero mai sottoposto a vaccinazioni il piccolo in quanto contrari (secondo quanto si legge sulle agenzie di stampa) e lo avrebbero sottoposto all'ultima visita pediatrica circa un anno fa. Da qui la ricerca di eventuali collegamenti tra il peggioramento delle sue condizioni di salute ed il decesso del bambino ed il perché delle mancate cure cui sarebbe dovuto essere sottoposto.

Ora nelle indagini si sta focalizzando l’attenzione sulle abitudini alimentari del bambino e sullo stile di vita del nucleo famigliare.

Appena dopo la tragica notizia l'intera comunità si è stretta intorno alla famiglia di Angelo. Sulla pagina Facebook del Comune di Uggiano, si legge un post firmato dal sindaco e l'amministrazione comunale.

"Siamo profondamente addolorati nell'apprendere la tragica notizia della perdita del piccolo Angelo. In questo momento di grande tristezza, desideriamo esprimere a nome dell'intera comunità le più sincere condoglianze alla famiglia colpita da questa terribile perdita. - si legge sul social network - Siamo a loro vicini in questo momento di dolore e sofferenza, e offriamo il nostro sostegno e la nostra solidarietà in ogni modo possibile.

Speriamo che possano trovare conforto e forza in questo difficile momento. La comunità intera è al loro fianco e prega per loro. Ricordiamo il piccolo Angelo con affetto e ci uniamo al dolore, con la speranza che i suoi cari possano trovare la pace e la serenità che meritano.".

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