“Fabrizio De Andrè? Non è degno di avere intitolata la scuola”. È questa la polemica che sta infuocando il dibattito a Norma, un piccolo centro in provincia di Latina, fino a oggi noto in particolare per il museo del cioccolato. L’amministrazione comunale ha però scoperto che l’ipotesi di intitolare il plesso al cantautore trova un muro da parte di alcuni docenti e genitori.
Il nuovo plesso scolastico ancora da intitolare
La nuova scuola del piccolo paese, come racconta il quotidiano Latina Oggi, è stata inaugurata un anno fa e solo da poco il consiglio comunale si è espresso sull’intitolazione. Il sindaco Andrea Dell’Omo ha così deciso di coinvolgere nella decisione sia il consiglio di istituto sia i docenti. Il comune, come è giusto che sia, ha presentato una rosa di nominativi e pare che quello di De André sia stato tra i preferiti da una parte degli interpellati, scatenando però la reazioni di genitori e docenti. “Certo personalmente e come Giunta avevamo una rosa di nomi che abbiamo proposto. Per quanto mi riguarda, tra questi, il primo è proprio quello del maestro. Con De André abbiamo proposto Falcone e Borsellino, Gino Strada, Pasolini. Non mi aspettavo, nessuno di noi si aspettava una reazione come quella che registriamo da qualche giorno” afferma il sindaco Dell’Omo che è stato costretto a rinviare di qualche giorno la decisione permettendo così ai contrari di avanzare proposte alternative.
Cosa non convince?
Ma cosa non convince sulla figura di De André? I testi di alcune canzoni? Il suo essere stato un bastian contrario? Le posizioni spesso critiche sulla chiesa e la religione? Forse un misto di tutto questo. Certo è che al sindaco e all’amministrazione sembrava una cosa bella intitolare la scuola a un cantautore che è stato soprattutto un poeta oltre che musicista, con testi che restano nella storia della musica italiana. Ma nel paese, tra i genitori e gli inseganti, in tanti hanno mugugnato e da giorni non si parla d'altro che di questa possibile scelta.
Alla fine deciderà comunque la giunta
Il sindaco è stato chiaro: il dialogo, il confronto, l’apertura alla partecipazione sono garantite ma la decisione la prenderà la giunta. E chi è contrario e non vuole un determinato nome, dovrà motivare in modo chiaro le proprie ragioni.
“Siamo aperti al dialogo e al confronto attendiamo da giorni, ma è chiaro che se si arriverà a proposte alternative non condivise dalla maggioranza del collegio, alla fine la Giunta, unico organo chiamato a decidere, eserciterà il proprio potere”. Anche perché il fronte contrario non ha presentato nomi alternativi se non quello di un parroco locale. Il comune però vorrebbe un nome di respiro nazionale come De Andrè.
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