Sesso all'aperto sotto la tovaglia da picnic: 20enni denunciati

I due giovani, colti in fragrante dai carabinieri di Sulmona, sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico

Sesso all'aperto sotto la tovaglia da picnic: 20enni denunciati
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Hanno dato spettacolo in un parco pubblico di Sulmona (L'Aquila), completamente incuranti del fatto che tra i presenti ci fossero anche numerosi bambini, facendo sesso all'aperto e coprendosi solo con una tovaglia da picnic: colti in flagranza di reato dai carabinieri, i due responsabili sono stati denunciati in stato di libertà per atti osceni in luogo pubblico.

I fatti si sono verificati nella serata di ieri, mercoledì 31 luglio, nei giardini pubblici di via Togliatti, tra l'altro in una zona molto vicina a un parco giochi per bambini decisamente frequentato. Una circostanza che non è servita da deterrente per i protagonisti della vicenda, un ragazzo di 20 anni e una ragazza di 24, i quali si sono denudati e hanno iniziato a fare sesso fregandosene di tutto e di tutti. Il rapporto sessuale si è consumato sul prato antistante il polo scolastico, coi giovani che hanno usato una tovaglia per coprirsi parzialmente.

Sono all'incirca le ore 19.00 quando passanti e avventori del parco giochi contattano le forze dell'ordine per segnalare il deplorevole episodio, che non poteva per ovvi motivi passare inosservato. Nel momento in cui i carabinieri del comando di Sulmona giungono sul posto indicato dai cittadini, i due ventenni erano ancora in evidenti atteggiamenti intimi: colti sul fatto dagli uomini dell'Arma, i responsabili vengono quindi invitati a fermarsi e a rivestirsi, non senza qualche imbarazzo.

Condotti in caserma per le consuete operazioni di identificazione e incriminazione, i giovani sono stati denunciati in stato di libertà per aver compiuto il reato di atti osceni in luogo pubblico, aggravati dal fatto che sono stati compiuti in una zona molto vicina a un'area molto frequentata da minorenni. Questo genere di denuncia comporta una pena da sei mesi fino a quattro anni di reclusione e, trattandosi di un reato di tipo ostativo, preclude la possibilità di accedere a determinati benefici penitenziari, come la libertà condizionale, la semilibertà o altri sconti di pena.

La palla passa ora nel campo della procura della Repubblica di Sulmona, a cui è stato

inoltrata la relazione redatta dai carabinieri, che dovrà scegliere quale pena infliggere ai due focosi amanti. Non essere riusciti a controllare la loro ardente passione potrà costare caro a entrambi i ventenni.

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