Un sindaco ha annunciato l'intenzione di conferire al ministro degli Esteri Antonio Tajani le chiavi della città che amministra. Sin qui nulla di particolarmente clamoroso, non fosse che il primo cittadino in questione è Dario Nardella, ex-delfino di Matteo Renzi nonché esponente di punta del Partito Democratico. E tanto è bastato nel capoluogo toscano per far nascere la polemica, sollevata soprattutto dalle forze di sinistra. La cerimonia si terrà il prossimo lunedì a Palazzo Vecchio, al termine della visita del ministro.Tajani terrà un incontro-lezione all'Istituto Universitario Europeo la mattina e poi sarà a Palazzo Vecchio per la consegna delle chiavi della Città.
"Consegnerò le chiavi al ministro - si legge su La Nazione - per l'impegno che ha profuso da presidente del Parlamento europeo per la diffusione dei valori europei. Valori nei quali crede fortemente la città di Firenze. Consideriamo queste Chiavi anche uno stimolo al ministro affinché possa promuovere sempre di più una cultura del dialogo con gli altri Paesi europei, possa promuovere sempre di più una politica di integrazione e possa anche sostenere le città nell'attività di cooperazione di cui Firenze è fra le protagoniste. Sarà una giornata dedicata alla città, siamo felici di questa visita: in questa occasione avremo anche modo di rilanciare tutti i progetti internazionali che Firenze ha promosso in questi anni".
Un ramoscello d'ulivo teso da Nardella quindi, che sembrerebbe voler mettere da parte anni di pesanti divisioni politiche per il bene comune. Non tutti però hanno gradito l'iniziativa di Nardella: fra i contrari spiccano Dimitrij Palagi ed Antonella Bundu, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune, che hanno assimilato il gesto ai primi contatti fra Renzi e Berlusconi di oltre un decennio fa. E hanno accusato (nemmeno tanto velatamente) Nardella di lavorare per garantirsi all'occorrenza un futuro alternativo al centrosinistra. Chiosando con quella che dal loro punto di vista è una provocazione: perchè non conferire il medesimo riconoscimento al presidente del consiglio Giorgia Meloni?
"La decisione di dare le chiavi della Città a un ministro in carica è sbagliata. Conferma la necessità di dare un ruolo al Consiglio comunale per questo tipo di decisioni, perché gestire il potere in questo modo palesa enormi problemi di opportunità. Il 4 febbraio è stata calendarizzata anche la cerimonia per il proprietario di Corporación América e ora viene fuori una notizia dal forte sapore renziano, di quando l'allora sindaco di Firenze andava a trovare Berlusconi - il loro pensiero, espresso in una nota - ormai Firenze sembra essere una vetrina in cui esibire la costruzione di relazioni individuali, invece che essere una città in cui la politica vive nelle sue discussioni consiliari.
Addirittura il sindaco richiama le funzioni del ministro, sperando che Palazzo Vecchio possa stimolare al meglio un governo a guida Fratelli d'Italia. Perché non dare le chiavi anche a Giorgia Meloni, magari in vista di un rimpasto di governo nel 2024?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.