I punti chiave
Paura nella tarda serata di ieri in una sala biliardo di Mezzana, in provincia di Prato, dove si è verificata una sparatoria. Il bilancio è quello di due vittime e tre feriti. Gli inquirenti si trovano al lavoro per ricostruire le dinamiche della vicenda, ma la pista più accreditata, al momento, pare essere quella dell'omicidio-suicidio.
Cosa è accaduto
Secondo quanto ricostruito sino ad ora, il fatto si è verificato la notte scorsa, intorno alle 23.00, in un capannone di Mezzana. Tutto si sarebbe svolto molto velocemente. A un tratto un uomo armato avrebbe fatto irruzione nel capannone, dove si trovavano alcune persone intente a giocare, e avrebbe fatto fuoco, facendo scoppiare il panico. Si è scatenato il fuggi fuggi generale e alcuni avventori del locale, che si trovava al primo piano del capannone, si sono addirittura lanciati dalle finestre per tentare di mettersi in salvo.
Sul posto si sono precipitate le forze dell'ordine, che hanno trovato due uomini a terra. Si trattava di due cittadini cinesi di 56 e 55 anni. Altre tre persone, a loro volta di nazionalità cinese, hanno avuto necessità di ricevere cure adeguate, avendo riportato delle ferite. Assistite dal personale del 118 accorso sul posto, sono stati poi trasferiti all'ospedale di Prato. Le loro condizioni, in ogni caso, non sarebbero gravi.
L'ipotesi omicidio-suicidio
Sul caso occorre ancora fare chiarezza, e gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire le dinamiche e il movente. Ancora non si conoscono le ragioni che possono aver portato alla sparatoria. La sala da biliardo è frequentata da cittadini cinesi.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e riferito dalle agenzie di stampa, uno degli uomini deceduti è entrato nel capannone impugnando l'arma e puntando subito l'altro. Dopo aver fatto fuoco, avrebbe rivolto la pistola contro di sé, sparandosi alla tempia. Ecco perché gli inquirenti seguono la pista dell'omicidio-suicidio.
A raggiungere la zona sono stati anche gli agenti della polizia di Stato e i vigili del fuoco. Sul posto, come riportato da La Nazione, anche il sostituto procuratore Carolina Dini, che sta coordinando le indagini avviate dalla procura di Prato.
Proprio fuori dal capannone gli inquirenti hanno rinvenuto un'auto di grossa cilindrata, lasciata aperta. La vettura è il probabile mezzo utilizzato dall'uomo armato. Fondamentale sarà l'esame autoptico che verrà eseguito sui due cadaveri, così come i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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