Stop alle auto storiche a Roma: appello a Mattarella

Le associazioni insorgono e chiedono l’annullamento dei decreti e delle delibere di Regione e giunta regionale del Lazio, Città Metropolitana e Comune di Roma che condannano a morte, impedendone per sempre la circolazione, i veicoli storici. Nella Capitale sono solo 9.945 su oltre 4 milioni di veicoli

Stop alle auto storiche a Roma: appello a Mattarella

Stop alla circolazione dei veicoli d’epoca a Roma, non potranno più circolare, essere ammirate, esempio di stile e ingegno meccanico ammirato da tutti. Così le associazioni insorgono per salvare la cultura di auto e moto, la nostra storia, la nostra industria. Automotoclub Storico Italiano, Registri Storici Alfa Romeo, Fiat, Lancia scendono in campo e si appellano alla massima autorità dello Stato con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per ottenere l’annullamento dei decreti e delle delibere di Regione e Giunta Regionale del Lazio, Città Metropolitana e Comune di Roma che condannano a morte – impedendone per sempre la circolazione - i veicoli storici. Anche la Federazione Motociclistica Italiana si è attivata per la richiesta delle deroghe all’amministrazione capitolina.

A Roma circolano oltre 4 milioni di veicoli ma quelli storici registrati alla motorizzazione sono solamente 9.945: che significa una quota pari allo 0,25% del totale con una percorrenza annuale pari allo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli usati quotidianamente.

“In Italia circolano quasi 57 milioni di veicoli - spiega Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano - e, di questi, quelli ultraventennali sono circa 16 milioni.

La percentuale di questi ultimi per i quali chiediamo le tutele è del tutto irrilevante ma per continuare a rappresentare la risorsa culturale ed economica che sono oggi per il nostro Paese devono poter essere tenuti in vita attivando specifiche deroghe inerenti la circolazione”.

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