Ha dato in escandescenze a bordo di un treno della linea S1 della Trenord in partenza per Milano perché sorpreso senza biglietto, poi, non pago, ha aggredito e ferito due agenti di polizia e un'infermiera: il responsabile, un 27enne senza fissa dimora di origini libiche, è finito in manette a Lodi con l'accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Stando a quanto riferito dalle autorità locali, i fatti si sono verificati nella giornata di ieri, lunedì 11 marzo, nella stazione di Lodi: lo straniero, personaggio noto da tempo alle forze dell'ordine, si trovava a bordo di un convoglio della Trenord in partenza per il capoluogo meneghino, quando è stato sorpreso senza biglietto dal capotreno durante un controllo.
Per nulla intenzionato a scendere a terra come richiestogli dal controllore, il 27enne ha di fatto bloccato la partenza del treno per oltre un'ora, e neppure l'arrivo sul posto di alcuni agenti della polizia ferroviaria è servito a ricondurlo a più miti consigli. Lo straniero ha opposto una strenua resistenza, arrivando a scagliarsi contro gli uomini in divisa, uno dei quali è rimasto ferito ricevendo una prognosi di tre giorni.
Condotto in ospedale a Codogno per effettuare una visita psichiatrica, inoltre, l'uomo avrebbe colpito anche un'infermiera. Non si tratta comunque dell'ultima vittima del facinoroso, che ha successivamente aggredito uno degli agenti della questura di Lodi, provocandogli delle ferite guaribili in cinque giorni. Per tutti questi motivi il libico è stato dichiarato in stato di fermo con l'accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale: l'uomo si trova in carcere e resta in attesa di giudizio.
Si tratta di un individuo, peraltro, non nuovo a episodi del genere. Nel 2022 era balzato agli "onori" della cronaca per un episodio di cui si era reso protagonista a Voghera, comune della provincia di Pavia. Allora fu tratto in arresto con l'accusa di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale per aver seminato il panico con una roncola stretta in mano.
Mentre i poliziotti intervenuti sul posto cercavano di fermarlo, gridò "Allah Akbar" e "Sono un soldato di Dio", quindi colpì e danneggiò pesantemente una volante
con l'attrezzo agricolo. Patteggiò allora un anno di reclusione con pena sospesa e fu quindi scarcerato. Nel corso delle indagini condotte dagli inquirenti non risultò alcun legame con gruppi terroristici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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