"Suo figlio piange troppo". E i vicini di casa le staccano luce e gas

A Nichelino (Torino) due coniugi dovranno rispondere di stalking condominiale. Secondo l'accusa, avrebbero più volte staccato la luce e il gas alla vicina di casa, infastiditi dai pianti e dalle risate del figlio di quest'ultima. In un'occasione le avrebbero fatto trovare anche una testa di gallina nella cassetta delle lettere

"Suo figlio piange troppo". E i vicini di casa le staccano luce e gas
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Sono stati accusati di aver perseguitato la vicina di casa per anni. Fra le altre cose, le avrebbero tagliato i cavi del telefono, manomesso più volte gli interruttori di luce e gas ed accatastato chili di rifiuti davanti alla porta dell'abitazione nella quale la donna viveva con il figlio di pochi anni. Il motivo alla base di questo atteggiamento? I due coniugi protagonisti di questa vicenda che arriva da Nichelino (una città di quasi 50mila abitanti situata nell'hinterland di Torino) erano infastiditi dai pianti e dalle risate del piccolo. E marito e moglie, entrambi ingegneri di 35 anni, sono stati così denunciati per stalking. Stando a quel che riporta la stampa piemontese, gli episodi in questione si sarebbero verificati nell'arco di un triennio, dal 2019 al 2022.

Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, la coppia avrebbe sfruttato la propria competenza tecnica per perseguitare la dirimpettaia, quando il figlio di quest'ultima faceva rumore piangendo o giocando. In che modo? I due manomettevano a quanto sembra gli interruttori e interrompevano vari tipi di corrente: quella elettrica, tanto per iniziare. Ma non solo: avrebbero a quanto pare fatto sì che la malcapitata, all’improvviso, non potesse più connettersi ad internet. Oppure che non avesse il gas, o ancora che qualche interferenza le impedisse di vedere la tv. Sempre sulla base dell'ipotesi di chi indaga, gli indagati sarebbero come detto diventati molesti e vendicativi perché non avrebbero tollerato i rumori provocati dal bimbo. Nemmeno le sue risate o quelli scaturiti da momenti di gioco: le interruzioni all'erogazione della corrente elettrica, del gas o del riscaldamento si verificavano a quanto pare proprio nelle occasioni in cui il bimbo piangeva o rideva.

Rapporti di vicinato particolarmente difficili, dunque. Un clima teso al punto da aver a quanto sembra indotto i due coniugi ad erigere un muro nel cortile, includendo i contatori della vicina e impedendone quindi la lettura. La donna avrebbe oltretutto accusato i due vicini di averla insultata, di aver gettato in più occasioni sacchi di spazzatura nel suo cortile e di averle tagliato il cavo del telefono.

C'è di più: tra gli eventi denunciati dalla madre nelle decine di denunce raccolte negli anni dai carabinieri, c’è anche il ritrovamento di una testa di gallina mozzata nella buca delle lettere.

Anche se quest'ultimo episodio non è stato incluso nel fascicolo d'accusa. Dispetti e ripicche che sarebbero andati avanti per circa tre anni. E stando a quanto riportato da Repubblica, i coniugi dovranno rispondere del reato di stalking condominiale.

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