Ha aggredito e cercato di uccidere la responsabile del centro di accoglienza di Sondalo, comune della provincia di Sondrio, venendo fortunatamente bloccato in tempo da altri ospiti della struttura: per questo motivo, lo straniero responsabile è finito in manette e quindi dietro le sbarre della Casa Circondariale con l'accusa di tentato omicidio.
Stando a quanto riferito dalle autorità, i fatti si sono verificati nella serata dello scorso mercoledì 18 dicembre tra le mura del Centro di Accoglienza Straordinaria di Sondalo. I dettagli sulla vicenda sono emersi nelle ultime ore, dato che inizialmente si era parlato di un assalto col coltello nato a seguito di una furiosa lite esplosa tra gli ospiti del Cas. Non è invece andata così, dato che si è trattato di una vera e propria aggressione nei confronti della responsabile.
Per fortuna della donna in quegli attimi concitati erano presenti altri migranti, che sono riusciti a contenere la furia dell'assalitore, intenzionato, con un coltello stretto in mano, a colpire il suo obiettivo. Una volta disarmato e bloccato a terra l'uomo, sul posto era giunta un'ambulanza, che lo aveva trasportato presso l'ospedale di Sondrio affidandolo poi alle cure del reparto di psichiatria.
Il giorno successivo, giovedì 19 dicembre, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tirano, che avevano immediatamente aperto le indagini per far luce sulla vicenda raccogliendo importanti indizi di colpevolezza dell'aggressore, hanno fatto scattare le manette ai suoi polsi.
Una volta in caserma, lo straniero, un uomo di 37 anni, è stato incriminato per il reato di tentato omicidio e ristretto dietro le sbarre della Casa Circondariale di Sondrio, dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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