Ci sono ristoranti stellati e ristoranti stellati. Alcuni possono costare anche poche decine di euro, come Yat Lok a Hong Kong specializzato in anatra alla pechinese ma con l’estetica di una rosticceria cinese da fuori sede; o come Hill Street Tai Hwa Pork Noodle a Singapore, dove poi mangiare fantastici spaghetti orientali in un umilissimo mercato alimentare totalmente “no frill”. Ma queste sono eccezioni rarissime: raramente un ristorante che può vantare un macaron ha un conto a persona che non sia a tre cifre. In Italia per una stella si sta tra i 100 e i 150 euro, per un due stelle tra i 15 e i 250 e per un tre stelle tra i 200 e i 250. Parliamo naturalmente di un menu degustazione senza bevande, che – con un pairing ben calibrato – possono far salire il conto del 50/60 per cento. In Italia il menu più costoso in un ristorante stellato è la Carta Bianca del ristorante Da Vittorio a Brusaporto: costa 400 euro e propone 16 portare a sorpresa “per lasciarvi sorprendere e guidare dal nostro guizzo creativo”, come promette il sito del ristorante dei fratelli Cerea.
Tanto? Troppo? Sappiate che sono bazzecole rispetto al costo dei ristoranti stellati più costosi del mondo, nella cui top ten l’Italia non piazza nessuna insegna e a ben guardare non ci va nemmeno vicino. Li lista è stata stilata dal sito specializzato statunitense chefspencil.com, che ha sbirciato i menu di tutto il mondo tenendo conto solo dei menu degustazione standard, escludendo quelli speciali o stagionali. Ebbene al primo posto c’è Ginza Kitafuku a Tokyo, che propone a 2.130 dollari un menu a base di granchio Kiwami, che viene pescato esclusivamente al largo della costa di Echizen, nella prefettura di Fukui, molto apprezzato per la sua carne tenera e dolce, e che finisce spesso sulla tavola dell’imperatore. Nel 2021 ne vennero pescati solo 67 certificati Kiwami, una tipologia che ha rigidissimi standard di misure e peso: il loro costo è tra i 70 e gli 80mila yen, ovvero circa 500 dollari. Ma in questo caso si può parlare di un pasto davvero unico.
In seconda posizione si resta nell’Estremo Oriente ma ci si trasferisce in Cina, a Shanghai, per la precisione all’Ultraviolet dello chef francese Paul Pairet, che non ha ingredienti straordinari come il granchio delle nevi ma all’iconico prezzo di 8888 renminbi, pari a 1,230 dollari, propone una straordinaria esperienza avanguardista di tipo quasi teatrale, che garantisce numerosi momenti di stupore ai soli dieci fortunati clienti che si siedono attorno a un unico tavolo al centro di un viaggio multisensoriale.
Per il terzo gradino del podio bisogna invece andare a New York, altra grande capitale gastronomica mondiale. Qui il Grand Tasting Menu a base di caviale del Caviar Russe di New York costa 975 dollari, tasse e mancia escluse, e si sa quanto queste voci possano pesare negli States. Ah, questo locale di Madison Avenue pur avendo lo scontrino più alto della città ha “solo” una stella.
E l’Europa? Fa un po’ la figura della poveraccia, con due soli locali nella top ten dei foodies spendaccioni. Al settimo posto c’è l’Alchemist di Copenaghen, dove lo chef Rasmus Munk propone un’esperienza quasi filosofica, in cui il pasto è lo strumento per raccontare la propria visione del mondo in un ambiente talmente unico da avere anche una cupola da planetario a creare un’atmosfera lunare. Il menu costa 5.400 corone danesi, pari a 760 dollari. Il secondo locale del Vecchio Continente a finire in questa classifica è il Guy Savoy di Parigi, sontuoso locale all’Hôtel de la Monnaie, dove l’esperto chef di Bourgoin-Jallieu che dà nome al locale propone un’esperienza opulenta al prezzo di 680 euro, ovvero 715 dollari.
Gli altri locali della top ten sono Masa a New York al quarto posto (950 dollari), Azabu Kadowaki a Tokyo al quinto (935 dollari), Quince a San Francisco (795 dollari) al sesto, Sazenka a Tokyo all’ottavo (745 dollari) e Ginza Fukuju a Tokyo al decimo (685
dollari). Dall’’undicesimo al quindicesimo si piazzano Hoseki a Dubai (680 dollari), Gion Matuyama a Kyoto (645 dollari), Le Cinq a Parigi e Ciel Bleu ad Amsterdam a pari merito (625 dollari) e Geranium a Copenaghen (590).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.