È finito agli arresti domiciliari il 64enne di Gallicano nel Lazio (Roma), accusato di aver ripetutamente commesso abusi sessuali nei confronti di una ragazzina di 15 anni che era stata a lui affidate per motivi educativi. L'uomo, sottoposto a misura cautelare lo scorso mercoledì 23 agosto, dovrà ora difendersi dalle terribili imputazioni.
Le indagini
Sono stati gli agenti della polizia appartenenti al pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di P.S. Tivoli – Guidonia ad occuparsi delle indagini sotto il coordinamento del Gruppo uno della procura della Repubblica. Secondo le accuse, il 64enne B.C., un educatore, avrebbe approfittato della propria posizione per abusare sessualmente della minorenne. L'uomo lavorava presso l'istituto scolastico di Tivoli, frequentato dalla stessa 15enne, che lì aveva svolto sia le elementari che le medie. È stato infatti durante questo periodo che il soggetto si sarebbe avvicinato alla minore, a lui affidata per ragioni di istruzione, vigilanza ed educazione.
A quanto pare B.C. era riuscito in qualche modo a ottenere la fiducia della ragazzina, riempiendola di attenzioni e di complimenti relativi al suo aspetto fisico. Un attaccamento morboso cominciato sin dalle elementari e proseguito durante le scuole medie. Secondo il gip, servendosi di questo approccio il 64enne era riuscito ad attirare a sé la sua vittima.
Un fatto increscioso e preoccupante, dato che il tutto si è svolto in pieno ambito scolastico, come ricordato anche dal giudice per le indagini preliminari nel suo provvedimento. Servendosi del proprio ruolo, si legge nell'ordinanza del gip riportata stamani dalle agenzie di stampa, il 64enne ha "progressivamente aumentando l'intrusività di quei complimenti, fino ad estenderli alla sfera sessuale". Dalle parole il soggetto sarebbe poi passato ai fatti, con atti sessuali e anche videochiamate.
Il racconto della 15enne e l'arresto
È stata la 15enne a confidarsi e a raccontare l'accaduto. Un racconto che è stato ritenuto coeerente dal pm della procura di Tivoli, tanto che è stata presentata richiesta di un provvedimento di misura cautelare al gip. Il giudice per le indagini preliminari ha esaminato il racconto, oltre ad altri elementi di indagine, e ha infine disposto gli arresti domiciliari per evitare reiterazioni del reato.
Nell'ordinanza si legge infatti che non è possibile escludere che "l'indagato, proprio in virtù della sua attività lavorativa, abbia avvicinato e/o avvicinerà altri minori, al fine di instaurare con costoro medesimi rapporti illeciti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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