Il Napoli butta via il primo matchpoint scudetto. Con il pareggio per 1-1 in casa contro la Salernitana il club partenopeo è stato costretto a rinviare i festeggiamenti in vista del (comunque ormai imminente) terzo Tricolore della sua storia. Migliaia di tifosi azzurri avrebbero voluto tanto far partire i lunghi caroselli già da questa domenica: non solo perché si trattava di un lungo e appassionante weekend dettato dal ponte del 1° maggio – e quindi c'era stata la possibilità per tanti napoletani che lavoravano altrove di tornare nella propria città di origine per assistere allo storico evento – ma anche perché il tripudio sarebbe esploso proprio all'interno dello stadio Maradona. Ora, invece, la certezza aritmetica della vittoria del campionato potrebbe avvenire al di fuori delle mura amiche. E, al di là dell'"amarezza" (tra mille virgolette) di non potere godere sotto i propri occhi del fatidico momento in cui si potrà urlare finalmente "Siamo campioni d'Italia!", per i supporters del Napoli si apre ora un altro fronte: quello dell'ordine pubblico.
La discussione che, inevitabilmente, si aprirà nelle prossime ore è: come si gestirà la trasferta del Napoli a Udine di giovedì 4 maggio? Già, perché il prossimo matchpoint scudetto la formazione allenata da Luciano Spalletti se lo giocherà, calendario alla mano, nella prossima giornata di campionato (la trentatreesima) che però avverrà in occasione di un turno infrasettimanale. Le possibilità potrebbero essere tre: se la Lazio non dovesse vincere la sua partita contro il Sassuolo, il Napoli potrebbe appuntarsi lo scudetto al petto 24 ore prima di scendere in campo alla Dacia Arena nel comune friulano.
In caso invece di successo degli uomini di Sarri, per la società presieduta da Aurelio De Laurentiis potrebbe arrivare la nuova grande occasione nel faccia a faccia contro l'Udinese (basterà un solo punto al fischio d'inizio alle ore 20.45). Oppure - male ancora che vada - tutto verrebbe rimandato al prossimo weekend. E qua si aprono almeno tre grandi interrogativi sulla gestione dello spostamento dei fan napoletani.
La gestione dell'ordine pubblico in vista di Udinese-Napoli
Cominciamo dal tema più spinoso: i tifosi potranno seguire la propria squadra del cuore nel Nord Est italiano? È molto difficile potere seriamente pensare che il Prefetto di Udine, per conto suo, possa addirittura vietare la presenza sostenitori partenopei nel settore ospiti dello stadio dei bianconeri. Tuttavia potrebbe essere più plausibile che il Viminale raccomandi fortemente ai supporters campani di non recarsi in Friuli se sprovvisti di biglietto. Non sarebbe infatti sorprendente immaginare che più di qualcuno decida di raggiungere Udine con il desiderio ardente di abbracciare il pullman degli azzurri in uscita trionfale dall'impianto sportivo per accompagnarli fino all'aereoporto, se non addirittura fino a Napoli stessa: da Capodichino a Castel Volturno (e oltre).
Proprio per cercare di ovviare a questo possibile scenario, le autorità preposte potrebbero anche pensare di montare un maxischermo in piazza Plebiscito o direttamente nello stadio. Una soluzione che sicuramente avrebbe come scopo quello di disincentivare coloro che avevano intenzione di uscire dal capoluogo campano. In casi come questi però, specialmente per quello che riguarda le partite del campionato di Serie A, c'è sempre il problema dei diritti televisivi. I network a pagamento (Dazn, nella circostanza) sono sempre stati molto restii nel concedere gratuitamente e pubblicamente la visione degli eventi sportivi. Anche a maggio dell'anno scorso, non venne dato l'ok per l'installazione di un maxischermo a Milano per Sassuolo-Milan. Il tutto, poi, è sempre collegato a questioni di ordine pubblico.
E se si rinviasse la partita della Dacia Arena?
Infine, tra le varie ipotesi che non si possono assolutamente scartare a prescindere c'è anche quella di rinviare a data da destinarsi la sfida tra Udinese e Napoli (nessuna delle due ha più impegni di Coppe e una data infrasettimanale successiva è facilmente reperibile). Così facendo, Spalleti & Co non si muoverebbero da Castel Volturno tra mercoledì e giovedì prossimi: la due giorni che potrebbe regalare la gioia immensa e meritatissima.
Se tutto andasse bene, quindi, l'intero staff azzurro potrebbe starsene tranquillamente a casa davanti ai televisori a "gufare" contro Juventus e Lazio e, in caso di mancate vittorie dei bianconeri e dei biancocelesti, esulterebbero direttamente nella città di casa, senza l'assillo di doversi preparare fisicamente logisticamente per una trasferta nel giorno successivo a centinaia di chilometri di distanza.
Se invece il mercoledì sera prossimo non dovesse concedere sorprese positive, e senza Udinese-Napoli il 4 maggio, a questo punto tutto porterebbe verso il quasi sicuro festeggiamento ufficiale al Maradona domenica 7 maggio alle ore 18: il triplice fischio finale di Napoli-Fiorentina sarebbe il godimento assoluto per tutto il popolo partenopeo appassionato di calcio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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