Vandalizzata la targa degli alpini caduti in guerra: è caccia ai responsabili

A Langhirano (Parma) ignoti hanno vandalizzato una lapide dedicata agli alpini deceduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Le forze dell'ordine sono al lavoro per individuare i responsabili

La lapide vandalizzata
La lapide vandalizzata
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Qualcuno ha dato fuoco alla lapide che rende omaggio agli alpini deceduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Le forze dell'ordine sono già al lavoro con l'obiettivo di individuare i responsabili del vergognoso gesto. È accaduto a Langhirano, un paese situato in provincia di Parma. A rendere noto l'episodio sui social network è stato il sindaco, Giordano Bricoli, condannando quanto avvenuto e annunciando di aver avvisato le forze dell'ordine. Stando a quanto ricostruito, la vicenda in questione risale alle scorse ore. Il Gruppo Alpini di Langhirano aveva posto oltre un decennio fa, in una delle piazze principali del paese, una lapide commemorativa per ricordare gli alpini langhiranesi che persero la vita a seguito del naufragio della nave Galilea, affondata il 28 marzo del 1942 dopo esser stata silurata da un sommergibile britannico nei pressi dell'isola greca di Antipasso.

Secondo una prima ricostruzione, gli autori dell'atto vandalico in questione avrebbero agito dando fuoco in primis ai fiori posti sotto la lapide, con le fiamme che si sarebbe propagate nel giro di breve tempo annerendola e danneggiandola. I vandali avrebbero agito durante le ore notturne per sfruttare l'assenza di testimoni, dandosi poi alla fuga. "L’atto vandalico ha compromesso anche la lapide posizionata nel 2011 dal Gruppo Alpini di Langhirano assieme all’amministrazione comunale per ricordare uno dei fatti più dolorosi per l’Italia nel Secondo Conflitto Mondiale. Che sarà subito ripristinata - ha scritto il primo cittadino sulla pagina Facebook del Comune - un atto grave che va stigmatizzato con forza, per il quale le forze dell’ordine si sono già attivate per individuare i responsabili affinché venga risarcito il danno e possa essere inflitta una giusta punizione".

Le forze dell'ordine dovrebbero quindi passare al setaccio le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza della zona, alla ricerca di eventuali indizi volti a rintracciare i colpevoli. Nel frattempo, anche l'Associazione nazionale asottoufficiali d'Italia, tramite il presidente Gaetano Ruocco, ha condannato con forza il gesto. "Chi colpisce i simboli della nostra patria e dei nostri eroici caduti lo fa perché ignora la storia nazionale e ha disprezzo dei valori patriottici.

Esprimiamo al primo cittadino di Langhirano, Giordano Bricoli, la solidarietà del sodalizio dei sottufficiali - si legge in una nota dell'associazione - proponiamo che i vandali, una volta individuati, siano condannati a espiare il reato pulendo con la ramazza le vie della città di Langhirano. In modo risarcire la comunità cittadina del danno subito".

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