È iniziato il conto alla rovescia per il "Contributo di accesso a Venezia", il ticket previsto per i turisti giornalieri (senza pernottamento) in visita nel centro storico della città lagunare. Il sindaco, Luigi Brugnaro, ha presentato alla stampa presente a Palazzo Grazioli il nuovo contributo che prenderà il via il prossimo 25 aprile sottolineando che non si intende in alcun modo chiudere la città ma preservare uno dei centri più importanti e conosciuti al mondo. Presenti all'evento anche l'assessore al Bilancio Michele Zuin, l’assessore al Turismo Simone Venturini e il direttore operativo di Vela spa, Fabrizio D’Oria.
Le parole di Brugnaro
"Ho l’onore di essere il sindaco della città più bella del mondo, ma che negli ultimi anni ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme. Nessun politico fa un provvedimento come questo perché è più facile stare fermi e non provare a trovare una soluzione", spiega il primo cittadino. Il contributo di accesso è stato ideato e realizzato "per rendere più fruibile e vivibile la città" nei giorni in cui si prevede un maggior flusso di turisti: la sperimentazione riguarda 29 giorni previsti tra aprile e luglio (qui il calendario). Il contributo si paga sull'apposita piattaforma https://cda.ve.it/it/, la stessa dove è possibile richiedere l'esenzione.
Quanto costa il contributo
I visitatori giornalieri e senza pernottamento dovranno sborsare 5 euro (non sono previste riduzioni) con il contributo previsto ai visitatori che si recano nella Città Antica dalle 8.30 alle 16.30. Non pagheranno i residenti nella Regione Veneto e i nati a Venezia oltre ai minori di 14 anni: l'esenzione potrà essere richiesta anche dai pendolari, dai lavoratori dipendenti e studenti. È vero che abbiamo dato l’esenzione ai veneti che vengono a visitare la città in giornata, ma è anche vero che il fatto di introdurre una prenotazione potrebbe disincentivare dal venire proprio in quelle giornate e quindi rendere più scarica la città - ha spiegato il sindaco Brugnaro nelle domande dei giornalisti provenienti da tutto il mondo - Ribadiamo con forza che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la visita in città".
Quali sono gli obiettivi
Il provvedimento era già nato con la Legge di Bilancio del 2019 (aggiornata nel 2021), con l'obiettivo di gestire al meglio i flussi turistici (Venezia è tra le primissime città al mondo) e disincentivare il turismo giornaliero specialmente nei periodi con maggiore affollamento: ecco perché le 29 date non sono casuali ma rappresentano un determinato periodo dell'anno con il pienone di stranieri. Non dovranno pagare i turisti che si recano nelle isole minori della Laguna di Venezia (qui il portale ufficiale con le mappe). "Concluso questo periodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti", ha sottolineato Brugnaro.
È intervenuto anche l’assessore al Turismo, Simone Venturini spiegando come sia sempre più necessario "calendarizzare e promuovere eventi di qualità, in modo tale da incentivare un turismo selezionato, offrendo al pubblico una serie di eventi sostenibili".
L'assessore al Bilancio, Michele Zuin, ha sottolineato l'unicità di questa sperimentazione e l'importanza di valutare gli effetti sulla città lagunare. "Sappiamo che il mondo ci guarda e a noi interessa far capire che la sperimentazione di questi 29 giorni è importante per capire come reagirà la città visto che si tratta di una novità assoluta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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