"Hanno fatto un disastro". La festa della Palermo bene nella riserva naturale dell'Isola delle Femmine

Cicche di sigarette, bottiglie di plastica, materiale per falò e il cartello beffa "Save the planet". Un centinaio di persone identificate dalle forze dell'ordine per il party non autorizzato con dj e fotografi

"Hanno fatto un disastro". La festa della Palermo bene nella riserva naturale dell'Isola delle Femmine
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Un vero e proprio party di compleanno alla presenza di un'ottantina di persone con tanto di consolle e dj, fotografi e anche un piccolo cartellone che sa di beffa con la scritta "Save the planet": tutto sarebbe stato lecito e legale se il palcoscenico scelto non fosse stato l'Isola delle Femmine, piccolo isolottto al largo di Palermo che oltre a essere una proprietà privata è soprattutto riserva naturale dal 1997. La festa, assolutamente illegale, è stata organizzata da due giovani medici e fratelli gemelli che - è risaputo - scelgono sempre location particolari per festeggiare i loro compleanni.

L'arrivo delle forze dell'ordine

La vicenda risale alle ore immediatamente prima del tramonto di sabato 29 giugno: i festanti sono arrivati sull'isola senza alcuna autorizzazione trasformandola in breve tempo in una discoteca a cielo aperto con balli, musiche e schiamazzi. È stato questo insolito rumore che ha richiamato l'attenzione degli abitanti del Comune di Isola delle Femmine che, insospettiti, hanno subito avvertito la Guardia Costiera ma a interrompere quel party sono arrivati anche carabinieri e finanzieri per identificare tutti i partecipanti, interrompere i festeggiamenti e riportarli indietro da dove erano venuti. L'incredibile vicenda è ora al vaglio della Procura di Palermo su eventuali reati commessi dai festeggianti e dai loro ospiti. I gemelli medici sostengono che avrebbero fatto sapere le loro intenzioni alla direzione della riserva che ha rispedito al mittente questa affermazione dicendo di non aver ricevuto nessun avviso.

"Un vero disastro"

A spiegare e raccontare cosa ha visto e soprattutto la profanazione di un luogo come l'Isola delle Femmine è stato il direttore della riserva, Vincendo Di Dio. "Dal 1998 a nessuno era venuto in testa di prendere d’assalto l’isolotto anche perché in questo periodo ci sono specie che nidificano e dal primo marzo al 30 giugno le visite sono sospese. Ho fatto un sopralluogo domenica mattina - ha aggiunto - Tante cicche di sigarette, bottigliette di vetro, di plastica e tanti bicchieri. Hanno accatastato della legna e volevano fare un falò. Un vero disastro", ha spiegato all'Ansa.

L'importanza di questa riserva

L'unica buona notizia di questa vicenda è che la riserva è fruibile "ma attraverso i percorsi e i sentieri. In tanti arrivano sull'isolotto e lasciano questa zona di riserva meglio di come la trovano non certo in questo modo". Al vaglio degli inquirenti la zona in cui le persone sarebbero sbarcate, se si tratta quella più delicata dove vige il divieto assoluto o l'area dove vengono organizzate le visite.

Il piccolo isolotto è ben visibile dall'autostrada che da Palermo collega con l'aeroporto "Falcone Borsellino": dal 1998 è anche sotto la tutela della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) perchè è "un punto strategico durante le migrazioni: su di essa si fermano infatti, per riprendere le forze prima di ripartire, specie come il cormorano, l'airone cenerino, il martin pescatore e la garzetta o numerosissimi piccoli passeriformi, alcuni dei quali anche nidificanti, come il codirosso spazzacamino, la cappellaccia e la cutrettola, oltre ai rapaci delle aree circostanti quali la poiana ed il falco pellegrino", spiegano dalla Lipu.

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