Finito in manette un collaboratore scolastico impiegato nell'istituto superiore Paolo Carcano di Como. Secondo le accuse, infatti, l'uomo si sarebbe reso responsabile del reato di violenza sessuale nei confronti di due studentesse della scuola. A quanto pare gli abusi sarebbero avvenuti nel corso dell'intervallo o prima delle lezioni.
La ricostruzione
Protagonista di questa terribile vicenda un uomo di 64 anni che, stando a quanto riferito dall'accusa, avrebbe abusato sessualmente di due ragazzine che studiavano nell'istituto in cui lui operava. Il soggetto avrebbe prima cercato di ottenere la fiducia delle adolescenti, poi sarebbe passato all'aggressione sessuale.
A quanto pare le prime denunce nei confronti del bidello sarebbero state depositate lo scorso marzo, mentre ad aprile è scattata una misura di custodia cautelare. In questi giorni, però, si sono chiuse le indagini e adesso il 64enne è ristretto agli arresti domiciliari.
Stando a quanto raccontato dalle vittime, entrambe minorenni, il bidello era riuscito ad avvicinarle nel corso dell'intervallo e nei momenti precedenti alle lezioni, offrendo loro bibite e merendine. Una delle ragazzine, in particolare, ha raccontato che col passare del tempo le attenzioni del 64enne si erano fatte sempre più morbose. Ottenuta la fiducia della minore, l'uomo l'avrebbe convinto a seguirlo. Le molestie, a quanto pare, avvenivano all'interno della biblioteca, dato che il 64enne era in possesso delle chiavi. In un’occasione - ha raccontato una delle studentesse - il bidello avrebbe usato una corda per legarla e abusare sessualmente di lei. Con una delle ragazzine, dunque, avrebbe avuto rapporti intimi, mentre l'altra giovane sarebbe stata molestata.
Sarebbe stato un amico delle ragazze a dare l'allarme. Avendo letto alcuni messaggi sospetti in cui faceva riferimento a certi comportamenti del bidello, il giocane ha segnalato la situazione al dirigente scolastico. Quest'ultimo si è rivolto ai carabinieri di Como, presentando formale denuncia.
Le indagini e il fermo
Gli inquirenti hanno ritenuto attendibili le
dichiarazioni della ragazzina. Da qui la decisione di procedere con la custodia cautelare, come richiesto dalla procura. Il bidello si trova ora agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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