Ancora una volta, un 25 aprile divisivo. Una ricorrenza attraversata da tensioni e rivendicazioni di parte. Quella che Roma si prepara a celebrare è l'ennesima festa della Liberazione nel segno della discordia. L'attenzione nella Capitale è massima: nell'odierno vertice in questura, il tema sarà proprio quello delle misure di sicurezza previste per una giornata che si preannuncia caldissima già a partire dalle prime ore del mattino. A destare apprensione è in particolare quello che potrebbe accadere a partire dalle 8, quando i rappresentanti della Comunità ebraica e gli antagonisti rossi anti-Israele potrebbero incontrarsi a Porta San Paolo, in occasione di due iniziative contemporanee prima del corteo ufficiale dell’Associazione partigiani.
Da giorni infatti, sui canali social riconducibili al mondo antagonista, rimbalzano slogan intrisi d'odio in vista di un 25 aprile "antifascista e antisionista". Sotto le insegne della Palestina, i collettivi si riuniranno scandendo un motto che ormai è diventato una ostante delle loro manifestazioni: "Nessuna legittimità al sionismo nelle piazze antifasciste". Viste le premesse tutt'altro che pacifiche, il timore delle forze dell'ordine è che l'avversità a Israele possa trasformarsi in azioni violente di disturbo nei confronti dei rappresentanti della Brigata ebraica, che da anni celebrano da soli il 25 aprile e che stavolta non si riconoscono nelle motivazioni portate in piazza dal corteo dell'Anpi.
Già nelle ultime ore, l'allerta per la pubblica sicurezza si è concentrata nelle zone della Capitale interessate dai cortei, con particolare attenzione al rischio che questi vengano infiltrati da agitatori e violenti. Per giovedì mattina sono stati mobilitati centinaia di uomini delle forze dell’ordine sia per i presidi a Porta San Paolo, sia per successivo corteo dell'Anpi, al quale si prevede possano prendere parte circa duemila persone. Occhi puntati anche sulla manifestazione dei movimenti di base del Comitato 25 Aprile, che - a partire dalle 10.30 - si muoverà da largo delle Terme Gordiane a via Locorotondo. Lo stesso accadrà anche per altre iniziative, come quelle a Villa Lazzaroni e a Villa De Sanctis.
Nel frattempo, è aumentata anche la vigilanza per intercettare attacchinaggi di striscioni e manifesti antisemiti, che da soli costituiscono un termometro delle tensioni pronte a scoppiare in
determinati quartieri. Nei giorni scorsi, la sede di Fratelli d'Italia alla Garbatella era stata vandalizzata con inquietanti scritte: "A piazzale Loreto c'è posto", "Scappate". Un ritorno al passato più buio.
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