Avrebbero messo a segno diversi colpi, fra le province di Firenze e Pisa. Un modus operandi inattaccabile, visto che a quanto sembra utilizzavano ogni volta un'automobile presa a noleggio. E che avrebbe fruttato loro ben 300mila euro, fra contanti e oggetti di valore. A tradirli, alla lunga, sarebbe stata però l'abitudine di celebrare tutte le azioni andate a buon fine in un ristorante di lusso di Campi Bisenzio (un Comune dell'hinterland fiorentino). Lo stesso in cui si trovavano quando sono stati raggiunti dai carabinieri, da tempo sulle loro tracce. Di certo, per il momento c'è che quattro giovani originari dell'Albania e di età compresa fra i 26 e i 33 anni (tutti irregolari sul territorio nazionale) sono finiti in manette e dovranno rispondere di almeno quattro furti.
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, i quattro stranieri formavano una banda criminale capace di operare in più realtà comunali, visto che avrebbero colpito tanto nel capoluogo della Toscana quanto a Palaia e a San Miniato (due Comuni della provincia pisana). Avevano messo a punto anche un sistema ben rodato: innanzitutto prendevano a nolo le auto che usavano per spostarsi, in modo tale da risultare difficilmente rintracciabili. Poi, una volta arrivati in prossimità dell'obiettivo, il conducente restava a bordo con il motore acceso, pronto ad avvertire i complici dell'eventuale arrivo di pattuglie delle forze dell'ordine mentre loro erano occupati a "ripulire" gli appartamenti. Si introducevano negli edifici utilizzando perlopiù smerigliatrici e martelli di grosso calibro, per forzare le serrature. Anche se in qualche caso avrebbero potuto usare anche un'arma da fuoco, considerando le 67 cartucce calibro dodici che avevano con loro. In che modo sono stati individuati?
"Ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere", cantava Francesco De Gregori in una delle sue ballate più celebri. E il "vizio" dei quattro, a quanto pare, era per l'appunto quello di festeggiare la buona riuscita di ogni colpo nel medesimo ristorante di Campi. A coronamento dell'operazione, sono stati fermati proprio mentre erano a tavola. I militari dell’Arma hanno poi recuperato gran parte della refurtiva: consisteva in 3.300 euro contanti in banconote di vario taglio e in sei orologi di lusso (Rolex, Bulova, Chanel) oltre che in ingenti quantità di preziosi in oro (collane, catene, bracciali, anelli) cinque smartphone, quindici profumi di lusso.
Ma l'inchiesta potrebbe allargarsi ulteriormente: i media locali hanno ricordato come furti analoghi siano avvenuti anche in altre realtà comprese nel "raggio d'azione" del gruppo. E i carabinieri continuano ad indagare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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