Gli antagonisti assaltano una volante della polizia

Scene di guerriglia urbana a Torino. A pochi metri, peraltro, dalla questura

Gli antagonisti assaltano una volante della polizia
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Scene di guerriglia urbana a Torino. A pochi metri, peraltro, dalla questura. Alcune decine di persone, appartenenti all'ambiente dei centri sociali, hanno cercato di sottrarre alle forze dell'ordine un cittadino straniero che era stato fermato nella notte perché sorpreso a imbrattare un sottopasso nella periferia del capoluogo piemontese. Quando gli agenti di polizia sono usciti dalla questura per trasferire l'uomo in un centro di rimpatrio sono stati circondati. Lo scopo dei manifestanti era di liberare l'uomo. E soltanto l'intervento di altri agenti ha impedito il degenerare della situazione che comunque ha avuto come bilancio un poliziotto ferito e quattro persone fermate. I manifestanti hanno poi costituito un presidio sotto la stessa sede della questura continuando a gridare slogan.

In serata è arrivata la solidarietà al capo della polizia da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa volta totalmente al fianco delle forze dell'ordine dopo le polemiche sui «manganelli» della scorsa settimana. Subito dopo ha sentito telefonicamente anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

Immediata anche la reazione dei sindacati di polizia: «Quello che è successo è gravissimo e intollerabile», recita una nota diffusa dal Siulp. «Assaltare i poliziotti all'uscita dalla questura per impedire un atto del proprio ufficio - denuncia il sindacato - costituisce un comportamento eversivo, fuori da ogni limite tollerabile di giustificazione». «Cosa dobbiamo più aspettarci dopo l'assalto a una volante davanti alla Questura nel tentativo di sottrarre un fermato dalla custodia degli operatori?» si chiedono al Siap (altra sigla sindacale dei poliziotti). Di qui un appello accorato alle istituzioni: «Non possiamo farci condizionare nel nostro lavoro dalle strumentalizzazioni ideologiche e politiche, la polizia deve poter svolgere il proprio compito secondo i dettami di legge e non può abdicare consentendo ogni tipo di violenza, oltraggio e sopruso».

Certo a rasserenare il clima non contribuisce chi giustifica gli insulti e gli sputi agli agenti che ha Pisa hanno bloccato un corteo non autorizzato. Come è il caso della consigliera regionale del Movimento Cinquestelle Silvia Noferi. «Gli sputi? Se li sono meritati» commenta la consigliera della Regione Toscana.

Sui fatti di Torino, invece, non ha dubbi il sindaco Stefano Lo Russo, tra i primi a rivolgere piena solidarietà agi agenti di polizia coinvolti nei tafferugli davanti alla questura. L'assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca, invece, si spinge oltre. «Dialogare con i centri sociali antagonisti è una futile perdita di tempo - dice - se i risultati sono un assalto alla Questura di Torino, auto danneggiate e il ferimento di un agente. Basta tolleranza con questi soggetti».

Solidarietà agli agenti coinvolti arriva anche da Piantedosi che si dice allarmato per «il clima di veleno e sospetto» che circonda le forze dell'ordine.

«Come ministro dell'Interno - annuncia - mi prodigherò in ogni sede per affermare la dignità e l'onore di lavoratori e servitori dello Stato che quotidianamente, anche mettendo a rischio la loro incolumità personale, concorrono ad affermare i valori di libertà e democrazia nel nostro Paese».

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