Sarebbe entrato in chiesa durante la celebrazione della messa di Pasqua, pronunciando ad alta voce frasi sconnesse in evidente stato di alterazione psicofisica. Di più: dopo aver insultato alcune persone che assistevano al rito, avrebbe poi minacciato il sacerdote, imponendogli di interrompere al più presto la funzione religiosa che stava celebrando. Protagonista della vicenda concretizzatasi a Firenze nelle scorse ore è un uomo di 46 anni originario dell'Europa dell'Est, il quale è stato denunciato per turbamento di una funzione religiosa del culto di una confessione. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Nazione, i fatti si sarebbero svolti nella giornata di ieri, presso la chiesa di San Francesco in Montughi. Sulla base delle prime ricostruzioni, il parroco stava celebrando la messa, quando poco prima della fine della funzione l'attenzione di alcuni presenti sarebbe stata calamitata da un uomo impegnato ad entrare e ad uscire a più riprese dall'edificio.
Un atteggiamento certamente bizzarro, che avrebbe tuttavia fatto da apripista ad un comportamento decisamente sopra le righe: ad un certo punto, la persona in questione avrebbe infatti iniziato a proferire insulti e minacce all'indirizzo dei parrocchiani che avevano trovato posto fra le navate del luogo di culto. E ormai sempre più fuori di sè ed in preda a quella che secondo alcuni testimoni appariva alla stregua di una crisi mistico-religiosa, avrebbe quindi intimato al sacerdote di interrompere la liturgia. "Tu la messa non la continui! - avrebbe esclamato, con fare minaccioso - interrompi la messa!". E sarebbe riuscito nel suo intento, in qualche modo: parroco e vice-parroco si sono visti infatti costretti a fermare la messa per dirigersi verso il quarantaseienne (che a quanto pare si era già segnalato in passato per intemperanze analoghe) e tentare di ricondurlo alla ragione.
Il tutto avveniva davanti agli occhi dei fedeli, sempre più sconcertati e preoccupati da quel che stava avvenendo. Sulla base di alcune testimonianze oltretutto, l'uomo avrebbe avuto con sè anche un coltello. Un'ipotesi che tuttavia non è stata al momento confermata dagli inquirenti, in quanto non è stato rinvenuto nessuno strumento volto ad essere utilizzato come arma impropria. Qualcuno, evidentemente preoccupato, aveva comunque già provveduto ad allertare le forze dell'ordine, esponendo la situazione e sollecitando un intervento.
Sul posto è quindi giunta una volante della polizia, con gli agenti che sono riusciti a ricondurre lo straniero alla ragione. Dopo dopo esser stato identificato, per lui è scattata la denuncia. E stando all'articolo 405 del Codice Penale, rischia (perlomeno in linea potenziale) da uno a tre anni di reclusione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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