Arriva la condanna a 24 anni di reclusione per il 29enne Avni Mecja, l'uomo che nel 2022 uccise a martellate la compagna Alexandra Elena Mocanu all'interno del suo appartamento di Bolzano. Il pubblico ministero aveva chiesto l'ergastolo.
Nessuna attenuante
Nel corso della giornata di oggi, mercoledì 27 marzo, è finalmente arrivata la condanna da parte dalla Corte d'Assise di Bolzano. Il pubblico ministero Federica Iovene aveva chiesto che l'uomo ricevesse l'ergastolo per il brutale omicidio di Alexandra Elena Mocanu, non riscontrando alcuna possibilità di attenuante. La difesa del 29enne, invece, aveva fatto leva sul fatto che il soggetto avesse confessando, collaborando con gli inquirenti nelle indagini, oltre che impegnandosi a pagare un risarcimento nei confronti del figlio della donna.
Alla fine Avni Mecja ha ricevuto una condanna a 24 anni di reclusione, a cui vanno aggiunte l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il pagamento di 320mila euro al figlio della vittima e alle parti civili. Questo perché il giudice ha voluto riconoscere le attenuanti, contro cui si era invece espressa negativamente l'accusa. "Ha fatto una Confessione utilitaristica, nelle intercettazioni disse che se l’era cercata", ha infatti dichiarato nel dibattimento la pm Federica Iovene.
La vicenda e la confessione
Di fronte agli inquirenti Avni Mecja ha confessato quanto commesso nel pomeriggio del 22 ottobre 2022."L'ho uccisa a martellate in testa", aveva ammesso, permettendo agli investigatori di ritrovare anche l'arma del delitto. "Sono pentito. Penso sempre ad Alexandra e a volte vorrei farla finita. Ho sbagliato", aveva poi affermato.
Stando alla ricostruzione fornita, quella domenica pomeriggio fra Avni Mecja e la compagna Alexandra Elena Mocanu era scoppiato un violento litigio, poi conclusosi con l'omicidio. La 35enne venne assalita dal compagno, armato di martello, e uccisa dopo diversi colpi. "Non ho visto più nulla, c'era come una nebbia. L'ho colpita due volte, poi mi sono seduto accanto a lei. L'ho coperta, perché mi dispiaceva, e poi le ho messo due sacchi sulla testa perché la sentivo rantolare.
Le ho messo anche un fil di ferro attorno al collo, ma non potevo stringere. Non volevo che soffrisse", era stato l'agghiacciante racconto.Mecja aveva già ricevuto una condanna per maltrattamenti, ma Alexandra Elena Mocanu aveva deciso di dargli una seconda possibilità.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.