Avrebbe occupato diverse abitazioni sfitte, talvolta massacrando di botte i proprietari o i loro incaricati dopo esser stato scoperto. Ed è stato arrestato dopo esser stato individuato in circostanze casuali a Firenze, dopo essersi recato dalla polizia ferroviaria della stazione di Santa Maria Novella per denunciare lo smarrimento del proprio bagaglio. Protagonista della vicenda che arriva dalla Toscana è un uomo di 30 anni originario della Nigeria, finito in manette nelle scorse ore con le accuse di invasione di edifici, lesioni personali aggravate, furto, ricettazione e violazione del foglio di via. Stando a quel che riporta stamani il quotidiano Il Tirreno, si tratta di una storia emersa quando il trentenne straniero stesso si è rivolto alla Polfer della principale stazione del capoluogo toscano. Lo avrebbe fatto non sapendo tuttavia che sulla sua testa pendesse già un ordine di cattura, immediatamente segnalato dalla banca dati interforze non appena gli agenti hanno eseguito un controllo sulla sua identità.
Ufficialmente residente a Capannori (una realtà comunale della provincia di Lucca) in realtà non avrebbe una fissa dimora, come dimostrerebbero le molteplici occupazioni di edifici disabitati che gli sono state contestate tra il novembre del 2023 e il mese scorso nel centro storico di Pescia (una cittadina della Valdinievole, ndr). Ed avrebbe scatenato, in almeno due occasioni, la sua violenza sui proprietari degli immobili in questione intervenuti per allontanarlo. Secondo quanto ricostruito, la prima violenza da lui messa in atto risalirebbe all'11 novembre scorso, quando la proprietaria di una delle abitazioni aveva inviato sul posto un suo incaricato proprio per richiudere il portone danneggiato con un nuovo lucchetto: il trentenne straniero gli avrebbe sferrato un pugno in faccia causandogli delle lesioni poi giudicate guaribili in cinque giorni.
Di quarantasette giorni era stata invece la prognosi per il proprietario di un'altra abitazione occupata, che il 13 gennaio scorso era andato sul posto, anche lui per richiudere il portone forzato dal giovane nigeriano. Che non solo l'aveva preso a pugni ma, una volta a terra, anche a calci, fratturandogli una gamba. Nel periodo sopracitato, gli esponenti delle forze dell'ordine sono a quanto pare state costretti ad intervenire in nove occasioni, su richiesta dei titolari degli stabili occupati dal cittadino straniero.
Quest'ultimo è accusato anche di altri reati, tra cui la ripetuta violazione del foglio di via da Pescia per la durata di tre anni emesso nei suoi confronti dal questore di Pistoia e il furto di attrezzature edili da un'abitazione. Ed eseguendo la misura cautelare che il gip del tribunale di Pistoia aveva disposto nei suoi confronti, gli operatori lo hanno fermato e condotto presso il carcere di Sollicciano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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