Choc a Modena, si presenta in caserma col cadavere della moglie: "L'ho uccisa"

La vittima ha 41 anni, è madre di due bimbi piccoli, e aveva una corda legata al collo. Il marito avrebbe confessato ai militari di averla uccisa. Lei aveva chiesto l'affidamento esclusivo dei figli

Choc a Modena, si presenta in caserma col cadavere della moglie: "L'ho uccisa"
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Articolo in aggiornamento

Choc a Modena, dove nella tarda serata ieri un uomo di 48 anni, Andrea Paltrinieri, si è presentato al comando dei carabinieri, in via Pico della Mirandola, con il cadavere della moglie nel furgone. "L'ho uccisa", avrebbe confessato ai militari dell'Arma. La donna, 41 anni e madre di due bambini piccoli, aveva la testa infilata in un sacco nero, legato con un cavo elettrico. Quando i carabinieri hanno tolto l'involucro, la vittima presentava anche una cintura attorno al collo. Il 48enne è stato fermato omicidio aggravato e portato nel carcere di Modena in attesa dell'udienza di convalida.

L'ipotesi dello strangolamento

Il corpo della 41enne si trovava all'interno del bagagliaio del furgone. È probabile che la donna sia stata strangolata qualche ora prima di essere caricata sulla vettura. Verosimilmente, l'uomo avrebbe usato una cintura. Nelle prossime ore dovrebbe essere disposta l'autopsia per accertare le cause del decesso.

La battaglia per l'affidamento dei figli

Dalle dichiarazioni rese dal 48enne è emerso che la vittima, italiana di origini russe, aveva avviato davanti all'autorità giudiziaria di Innsbruck, in Austria, una procedura per la regolamentazione dell'affidamento prevalente dei figli minori e l'esercizio del diritto di visita. Il procedimento, precisano fonti investigative, era stato definito il 17 maggio 2023. Nell'occasione, il giudice aveva stabilito che i bambini dovessero vivere prevalentemente con la madre, pur concedendo al padre il diritto di visita. A gennaio scorso, l'indagato ha fatto ricorso davanti al tribunale civile di Modena per separazione giudiziale con addebito a carico della donna, contestando la decisione dell'autorità austriaca. Il tribunale di Modena si era riservato di decidere a maggio del 2024 sulle questioni preliminari della giurisdizione, cioè la competenza territoriale. Nel frattempo, a febbraio di quest'anno, la donna aveva presentato istanza al Tribunale di Innsbruck per l'affidamento esclusivo dei figli.

Chi è la vittima

A quanto trapela dalle prime indiscrezioni, sembra che la 41enne si trovasse in Italia proprio per riprendere i bambini e portarli a casa. La donna era un medico (aveva un laurea in Medicina e un'altra in odontoiatria) e lavorava in un ospedale a Innsbruck. In precedenza, come apprende il Corriere.it, aveva lavorato anche in alcune strutture italiane tra il Trentino-Alto Adige e l'Emilia Romagna.

I dati sui femminicidi

Sono 29 le donne uccise in Italia dall'inizio dell'anno. Un mese fa Giada Zanola, 34 anni, madre di un bimbo di 7 anni, è precipitata giù da un cavalcavia sull'A4 Milano-Venezia, nel territorio di Vigonza (Padova). Secondo gli investigatori, sarebbe stato il compagno a spingerla di sotto.

L'indagato, Andrea Favero, 39 anni, si trova in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato. A quanto ricostruito, i due si stavano separando e lui temeva di non vedere più il figlio. Sulla vicenda sono ancora in corso accertamenti.

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