La strage di Altavilla Milicia ha riportato in auge paura e interesse rispetto ai cosiddetti movimenti religiosi criminali, ovvero l’espressione che si dovrebbe utilizzare in casi come questi. Il termine setta, benché affascinante, si applica solo etimologicamente ai fatti di Altavilla Milicia. E in via presunta, naturalmente, dato che della vicenda si sa ancora molto poco e le indagini dovranno chiarire ancora molti dettagli.
L’11 febbraio 2024, Giovanni Barreca, che da qualche tempo non frequentava più congregazioni organizzate di evangelisti ma gruppi di preghiera sparuti, ha contattato i carabinieri, dicendo di aver ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel. La figlia 17enne della coppia è attualmente sotto indagine, così come i due ospiti della famiglia, che sono stati chiamati i “Fratelli di Dio”, Sabrina Fina e Massimo Carandente.
Parlare di sette in relazione ai crimini è fuorviante: non tutte le sette commettono crimini, non tutti coloro che commettono un crimine a sfondo, anche apparentemente, spirituale, appartengono a una setta. Resta agli annali, ad esempio, la vicenda dei Bambini di Satana alla fine degli anni ‘90: il loro capo, Marco Dimitri, fu accusato di violenza sessuale su minori e profanazione di tombe, ma, come si scoprì in tribunale, era innocente, tanto che ricevette un risarcimento per ingiusta detenzione.
Le Bestie di Satana
La vicenda più nota relativa a un movimento religioso criminale è quella delle Bestie di Satana, i cui reati sarebbero iniziati nel Varesotto alla fine degli anni ’90 e furono interrotti nel 2004 dal procedimento penale che portò alla condanna di alcuni esponenti del movimento. Le vittime accertate si chiamavano Mariangela Pezzotta, Chiara Marino, Fabio Tollis e Andrea Bontade, i primi tre uccisi e il quarto suicida - si giunse alla conclusione che il suicidio era stato indotto - tuttavia si sospettarono altri omicidi e suicidi misteriosi.
Il “Diavolo di Montemurlo”
Nessun omicidio, ma stupri di gruppo, riduzione in schiavitù, violenza sessuale e diffusione di materiale pornografico furono le accuse rivolte a Matteo Valdambrini, ribattezzato dalla stampa come il “Diavolo di Montemurlo”. Valdambrini, che operava nella campagna fiorentina e contattava, arrivando ad affascinarne anche le famiglie, giovani bellissimi sul Web, avrebbe messo in piedi un complesso mistero spirituale, basato per lo più sulla cultura pop, simulando resurrezioni e presentandosi come il Demonio. È stato condannato in secondo grado a 10 anni e 4 mesi di reclusione.
Le “Bestioline” di Cerano
È forse uno dei casi meno noti, ma è attualmente in corso un processo alle cosiddette “Bestioline” di Cerano, in provincia di Novara. Sono a giudizio 26 persone, accusate di aver avviato delle bambine a pratiche sessuali. La prima denuncia è datata 2010, ma le indagini sono iniziate 8 anni più tardi.
Vicende di demoni che non c’erano
Non sono mancati casi che vedono protagonisti gruppi più sparuti di persone. Per esempio l’omicidio della neonata di 2 mesi Maria Ilenia Politanò, che trovò la morte nel 1994 nel corso di un presunto esorcismo operato dai parenti.
Nel 2000 fu uccisa in provincia di Sondrio, come “sacrificio a Satana”, suor Maria Laura Mainetti. La religiosa fu colpita con coltelli da quattro diciassettenni.
Ci sarebbe stato invece anche un movente economico nella strage di cui fu ritenuto responsabile Claudio Tomaino, che nel 2006 avrebbe ucciso un’intera famiglia per “servire Satana”: lo zio Camillo Pane, la zia Anna e i loro figli Eugenio e Maria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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