"Dammi il telefono". E lo straniero rapina un disabile in carrozzina

Un ventenne tunisino con precedenti per spaccio è stato arrestato per rapina a Rimini dalla polizia locale: avrebbe rapinato un uomo in carrozzina, strappandogli il cellulare di mano e dandosi alla fuga

Una volante della polizia locale di Rimini
Una volante della polizia locale di Rimini

Aveva individuato la sua vittima nei pressi della stazione ferroviaria, dopo un attento sopralluogo. Ed evidentemente, il fatto che si trattasse di una persona disabile non aveva alcuna importanza per lui: gli si è avvicinato e gli ha strappato di mano il cellulare con un gesto fulmineo, dandosi alla fuga. Protagonista della vicenda svoltasi nelle scorse ore a Rimini è un ragazzo di vent'anni proveniente dalla Tunisia, peraltro risultato essere già noto alle forze dell'ordine per dei precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Per lui sono scattate le manette e dovrà adesso rispondere dell'accusa di rapina. Stando a quanto riportato dai media locali, l'episodio si è concretizzato nella zona della stazione, in un orario in cui quest'ultima risultava particolarmente frequentata.

La ricostruzione degli eventi

In base alla ricostruzione degli inquirenti, lo straniero stava aggirandosi nell'area dello snodo ferroviario alla ricerca di un'occasione propizia per mettere a segno un furto. Ed aveva notato proprio un uomo in carrozzina, appena sceso da un autobus giunto al capolinea: si trovava nel piazzale della stazione dei bus e stava parlando al telefono. Una "preda" che riteneva evidentemente sin troppo facile, tanto da non farsi alcun tipo di scrupolo: gli si sarebbe quindi avvicinato, senza farsi notare. E con un mossa fulminea, gli avrebbe rubato il cellulare, per poi fuggire rapidamente approfittando anche della confusione. Un'azione che ha lasciato sbigottiti i presenti, perlomeno quelli che hanno assistito all'intera scena. Più o meno in quel momento però, sul posto stava transitando una pattuglia della polizia locale, impegnata in un servizio di routine. E dopo aver superato un attimo di smarrimento iniziale dovuto all'accaduto, il rapinato si è avvicinato agli agenti, raccontando loro quel che gli era appena successo e fornendo un identikit del rapinatore.

Indizi che si sono rivelati utili per le ricerche, al pari di un pizzico di fortuna: ritenendosi già al sicuro e certo di non essere in alcun modo inseguito, il magrebino aveva con tutta probabilità giudicato eccessiva la precauzione di allontanarsi troppo della stazione romagnola. E dopo pochi minuti è stato rintracciato in via Gambalunga: lo ha riconosciuto la vittima stessa e nel marsupio che portava con sè aveva ancora lo smartphone sottratto poco prima al malcapitato.

Fermato e condotto in camera di sicurezza, il ventenne avrebbe poi iniziato a dare in escandescenze: avrebbe infatti preso a testate la porta blindata della cella ed insultato gli operatori, con questi ultimi che si sono visti costretti ad immobilizzarlo.

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